San Onofrio XI Domenica del tempo ordinario

San Onofrio 12 giugno

Sant’ Onofrio
EREMITA

Secondo la leggenda era figlio di un re, a lungo desiderato, ma che, appena nato, fu indicato da un demonio come figlio di una relazione adulterina della regina: sottoposto alla “prova del fuoco”, ne sarebbe uscito indenne.[1] Si isolò dedicandosi alla vita eremitica ancor molto giovane. Il monaco egiziano Pafnuzio, desideroso di conoscere la vita degli anacoreti del deserto, lo incontrò e trascorse con lui gli ultimi giorni di vita di Onofrio a cui dette sepoltura in una grotta.

Pafnuzio riportò la sua esperienza nel libro La Vita che ebbe larga diffusione in Oriente dando l’avvio al culto di sant’Onofrio che si estese per tutta l’Asia minore.

È, assieme a Santa Rosalia e Benedetto il Moro, uno dei patroni della città di Palermo, nella quale è ritenuto, assieme a Sant’Antonio da Padova e San Graziano di Tours, protettore di chi cerca oggetti smarriti, nonché delle donne che cercano marito e degli studenti che hanno problemi di studio. Una delle preghiere tipiche, a Palermo, per ottenere l’intercessione del Santo, recita:

Testo siciliano Traduzione italiana
Santu Nofriu pilusu-pilusu
Tuttu amabili e amurusu
Pi li vostri santi pila
Fascitimi sta grazia
Diccà a stasira.
Sant’Onofrio peloso-peloso
tutto amabile e amorevole
per i vostri santi peli
fatemi questa grazia
entro stasera.
Santu Nofriu pilusu-pilusu
Lu me cori è tuttu cunfusu
Pi li vostri santi pila
Fascitimi stà grazia
Diccà a stasira.
Sant’Onofrio peloso-peloso
il mio cuore è tutto confuso
per i vostri santi peli
fatemi questa grazia
entro stasera.
 

Santu Nofriu pilusu-pilusu
Misi un muranu n’to pirtusu
Pi li vostri santi pila
Fascitimi truvari chiddu capirdivi
Diccà a stasira.

 

 

 

Sant’Onofrio peloso-peloso
ho fatto un’offerta ai poveri
per i vostri santi pelifatemi trovare ciò che ho perso
entro stasera.

 

 

 

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