JOBEL Dicembre 2016 n.12

Il suono della Speranza
Foglio di informazione della Parrocchia di Gesù Nostra Speranza

Carissimi, per fortuna a Betlemme quando Maria e Giuseppe cercavano un luogo per poter pernottare  le parrocchie non esistevano ancora, se no anche loro  avrebbero corso il rischio di non avere posto per Gesù… Questo rischio però lo si corre sempre e dobbiamo essere vigilanti  perché  sovente anche con le più buone intenzioni,  i più logici ragionamenti e le più accorate preghiere si può entrare in contraddizione con lo scopo essenziale del nostro essere comunità cristiana che è quello di  manifestare l’amore di Dio. Il  Papa invita le Parrocchie ad essere “capaci di riformarsi ed adattarsi costantemente… le Parrocchie sono la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie. ” (Evangelii Gaudium n° 28).

Riformarsi e adattarsi costantemente significa saper cogliere “I segni dei tempi”, cioè cogliere le situazioni e gli avvenimenti che condizionano il nostro presente e farle diventare luoghi in cui si annuncia concretamente  l’amore e la speranza cristiana. Occorre allora  che la nostra fede diventi impegno quotidiano e annuncio di speranza.

L’Avvento per noi è un tempo dove siamo invitati a confrontarci con le grandi promesse di Dio e  riorientarci  su di esse operando nel concreto “tra le nostre case, tra la gente”  e dando un volto attuale e significativo al messaggio cristiano.  Nell’Avvento del Natale siamo invitati ad accogliere il Signore che viene a noi nelle persone di chi ci chiede aiuto, casa, attenzione, amicizia , ecc.. Avvento e Natale sono allora tempo di contemplazione del mistero  di Dio che entra nella nostra vita, tempo di ascolto dei bisogni di chi vive con fatica e cerca aiuto concreto, amicizia, senso, è tempo di  apertura e di accoglienza sapendo che Dio viene vicinissimo a noi ma quasi sempre nel modo che non pensavamo e il rischio è quello di lasciarlo fuori dalle porte del nostro cuore, come è successo a Betlemme…

Avvento e Natale tempo davvero prezioso per la nostra Comunità:   Buon Avvento e Buon Natale !

                                                                                                                                                     Don Alberto

Consiglio pastorale 10 novembre 2016

Sono state lette e discusse le domande che la Diocesi ha fatto avere ad ogni Comunità Parrocchiale in preparazione dell’assemblea zonale con il Vescovo, Ci si è confrontati con l’indicazione di Papa Francesco che invita ad essere una Chiesa in uscita e concretamente attenta ai poveri.

Riguardo ai giovani pare buono il percorso e l’incrocio con l’Operazione Mato Grosso, garantisce anche una vera educazione al servizio dei poveri. Un problema : come agganciare i giovani che dopo la terza media o dopo aver partecipato un po’ ai gruppi giovanili hanno lasciato la Parrocchia? Idea: organizzare iniziative che fanno incrociare con la Parrocchia i giovani che non la frequentano: il doposcuola è una di queste iniziative ma è opportuno trovarne altre, es. sport…

– Riguardo agli adulti: si nota come l’impegno attivo sul versante della Carità sia anche un luogo dove si incrociano persone che non si identificano con la Parrocchia e si costruisce insieme in modo molto positivo che coinvolge valori ideali ed azioni molto concrete… Si sta pensando tra l’altro ad una casa di accoglienza e di emergenza per chi (uomo) si trova in estrema necessità.

– Le cellule di evangelizzazione proprio perché diffuse sul territorio e si incontrano nelle case sono davvero una proposta bella di Chiesa in uscita che mira a coinvolgere relazioni di vicinato e amicali avendo come punto di riferimento la Parola di Dio e l’esperienza di amicizia .

– L’indicazione è stata quella di  fare leva sulla religiosità popolare presente nel ricordo e nella tradizione di molti  allo scopo di fare riprendere un cammino di vera Comunità Cristiana a molti.

– Altre indicazioni sono state  quelle  di impegnarci nell’aiutare le famiglie a vivere bene la loro realtà, promuovendo un nuovo gruppo famiglie.  Si vuole  anche  organizzare meglio la visita agli ammalati e trovare  modalità per fare vivere bene l’esperienza della malattia sia per chi è ammalato e sia per i famigliari.

– Anche il  circolo parrocchiale  potrebbe essere risorsa  per  far incontrare persone con modalità semplici  ma avendo  l’obiettivo di fare crescere sui valori evangelici.                                                                Rossana

 

Il Tuo popolo in cammino: la Speranza in uscita

Dinamica bellissima e piena di relazioni è il nostro camminare con le persone perché è il Signore che traccia con la Sua matita il disegno di questa esperienza.  Durante il mese di Ottobre per due volte a settimana il dono dell’incontro con Lui nelle famiglie si è vissuto nelle case, di solito in cucina, nel soggiorno o nella tavernetta, luoghi in cui la famiglia  vive durante le ore del giorno. Momenti di ascolto, di condivisione, di preghiera di lode e la recita del rosario ripercorrendo con Maria la vita del suo Figlio hanno colorato i passi gioiosi alternati da piccole pause con domande e richieste.  Al termine un po’ di festa per sottolineare che “quando due o tre sono riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro”.

Durante il Tempo dell’Avvento vorremmo  incontrarci ancora, magari davanti al proprio Presepio leggendo e meditando alcuni passi biblici che parlano dell’Annunciazione, della Visitazione, della Nascita di Gesù a Betlemme, della Epifania, della Presentazione al Tempio. Prepararci al Natale non da soli, non con i muri , non con la freddezza ma con la voglia di lasciarsi guidare dal cuore, dallo Spirito d’Amore e dalla gioia dello stare insieme e magari, come avvenuto ai primi discepoli possiamo gridare :“Abbiamo incontrato il Messia” (Gv1,41).                                                                                                            Stefano e Rossana

 

Una proposta per l’Avvento:  trovarsi  nelle case  prima di cena o subito dopo,  davanti al presepio, invitando amici e vicini di casa,  pregando insieme un mistero Gaudioso del Rosario. Farlo sapere a Stefano o a don Alberto.

 

Doposcuola richiesta di aiuto

Quest’anno il doposcuola ha ampliato i giorni di apertura, coordinatrice e responsabile del doposcuola è Serena Durando, ragazza dell’oratorio di Brusnengo.  Abbiamo molte richieste, più di quelle a cui possiamo venire incontro, cerchiamo allora giovani disponibili a offrire questo servizio, od insegnanti (in pensione e non). L’esperienza del doposcuola si è rivelata molto fruttuosa in questi anni ed è servizio prezioso per molti bambini e ragazzi, riconosciuto anche dall’Istituto Comprensivo di Cossato.. Chi ha la possibilità allora di offrire questo servizio si faccia avanti telefonando a don Alberto (cell.  3480654515)  o a Serena ( cell. 3459957114).

Anche quest’anno è ricominciato il doposcuola settimanale, da lunedì a venerdì (15.00-17.00 /17.00-19.00), presso l’oratorio “Gesù Nostra Speranza”. Gli iscritti sono tanti, bambini dalla quarta elementare a ragazzi della terza media; sono un bel gruppetto che, con l’aiuto di giovani volontari delle Superiori, si aiutano a svolgere i compiti scolastici. La cosa bella è che si cerca di creare una relazione tra i volontari e i bambini per aiutarli ad avere un rapporto più bello con la scuola, ed essere sostenuti. Per i volontari è importante fare conoscere quanto è bello mettersi al servizio, regalare qualche ora del proprio pomeriggio per qualcun altro.                                                                                                                                                             Serena

 

Co-housing

Un tempo ‘il buon vicinato’ era cosa comune,  e ricordo ancora che nelle sere di bel tempo, ci si ritrovava tutti nel cortile comune o persino sui marciapiedi con i vicini di casa a parlare e sparlare di questo e di quello. Che se mia madre aveva finito il sale mi mandava dalla signora di sopra, che poi veniva a prendere il caffè a casa nostra, che se a papà non partiva la macchina una mattina, veniva giù tutto il palazzo per aiutare a spingere. Cose ormai perse fra l’indifferenza e la paura della gente, che ormai non si fida più di nessuno e si barrica dietro le porte blindate. Ma nel piccolo condominio dove vivo adesso, il progetto di co-housing era parte integrante del contratto di affitto fra chi viene a stare lì e il proprietario, Marco Ducco, e ha preso vita in maniera quasi automatica, con la collaborazione di Don Alberto e di alcuni volontari. Basta avere fiducia, per vivere una realtà diversa, che in difficoltà siamo un po’ tutti, ma collaborando nella gestione comune e in quella più personale attraverso piccoli gesti di altruismo, si può cambiare il modo di vivere in un condominio. Ci sono anche disaccordi, piccole liti, nessuno è certo perfetto, ma basta un po’ di pazienza e persino io, che ho un carattere un po’ da orso, ritengo quella del co-housing un’esperienza positiva, che nel nostro caso ha coinvolto anche una comunità di immigrati vicino a noi, interagendo tutti per vivere giorno per giorno con un po’ meno ansietà.                                                                                                         Ruben

Come sarebbe bello che anche nei nostri condomini o gruppi di case si facesse  un patto di co-housing. Anche se non tutti sono d’accordo  (tutti non lo saremo mai) chi ci sta può iniziare, Quale condominio vuole fare il primo?!  

La nostra comunità parrocchiale potrebbe fare da propulsore di questo nuovo (ed antico)modo di vivere i rapporti di vicinato… 

         

…..ma guardi signor lettore ho in mano qua la sua cartella e devo dirle che tra tutti i valori le è salito l’andare a leggere yobel…

Le attività con i giovani e per i giovani nella parrocchia La Speranza, sono avviate e molto in fermento. Basti pensare dall’oratorio, al catechismo, al gruppo giovani animatori, al doposcuola, al gruppo della carità… tutte attività che sono in mano a persone giovani che spendono parecchio del loro tempo per altri bambini o ragazzi. Tante sono le attività che la parrocchia attraverso l’oratorio propone , mi soffermo su quella di Natale: un campo raccolta viveri e altro  nel Biellese. Il campo si terrà a Mongrando e oltre raccogliere viveri, si fanno passeggiate ad Oropa, in più toccheremo Pollone casa P.G. Frassati. Durerà dal 27 al 31dicembre  e in uno di questi giorni i ragazzi saranno impegnati ad imparare un arte tra giocoleria,  teatro, clowneria , magia,  con degli insegnanti che metteranno la loro esperienza a nostra disposizione.  Molto bella è l’attività del catechismo,  oltre ai catechisti vengono coinvolti una quindicina di animatori che stanno insieme  al bambino/ragazzo del catechismo,  instaurando  belle e vere amicizie.  Si è partiti  col piede giusto e speriamo di poter continuare !                                                                                    Gianni e Silvia

                                                                                                                                             

 

 

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