S.Giovanni Damasceno – II° Domenica di avvento

san-giovanni-damaceno

San Giovanni Damasceno

Sacerdote e dottore della Chiesa

 

  1. Giovanni Damasceno nacque a Damasco da illustre famiglia e studiò filosofia e teologia a Costantinopoli, sotto la guida del monaco Cosma.
    L’empio imperatore Leone Isaurico aveva mosso guerra spietata al culto delle sacri immagini, e Giovanni, dietro esortazione del Pontefice Gregorio III, ne prese le difese con la parola e con la penna. Ciò eccitò talmente l’odio dell’imperatore, che lo accusò di tradimento al califfo di Damasco, presso il quale il Santo stava allora in qualità di consigliere e di ministro. Creduta l’accusa, gli venne recisa la destra, affinché fosse costretto a deporre la penna. La Vergine, di cui era devotissimo, volle manifestare l’innocenza del suo fedele servo facendolo trionfare, e gli restituì la mano non lasciando il minimo segno nel luogo del taglio.Il Santo allora, commosso e pieno di gratitudine, compie ciò che da gran tempo aveva stabilito di fare: abbandona il mondo, distribuisce tutte le sue sostanze, dona la libertà ai servi, peregrina per i luoghi santi di Palestina e infine col suo maestro Cosma, si ritira nel convento di S. Saba presso Gerusalemme, ove più tardi fu ordinato sacerdote. Mai desistette dal compito intrapreso di difendere il culto cattolico delle sacre immagini. Ciò gli attirò le ire del nuovo imperatore, Costantino Copronimo. Per le sue opere in difesa della fede, per la sua eloquenza fu lodato dal secondo Concilio Niceno e venne chiamato Chrisorrhoas o fiume di oro.

    Combattè tutti gli eretici del suo tempo, gli Iconoclasti, i Monoteliti ed i Teopaschiti. Dimostrò il primato del Principe degli Apostoli, il suo ufficio di maestro universale, l’indefettibilità della Chiesa. Tutti i suoi scritti non sono solo eccellenti per erudizione e dottrina, ma sono anche fonte di pietà e specialmente di devozione alla SS. Vergine. S. Giovanni Damasceno fu il primo a trattare con metodo e ordine la sacra teologia, spianando così la via all’Angelico San Tommaso.

    Morì circa l’anno 704. Leone XIII ne estese l’ufficiatura a tutta la Chiesa e lo decorò dell’aureola di Dottore.

    Questo Santo, in modo speciale, si distinse nella fermezza del carattere, nell’umiltà e nell’ubbidienza. Avendo una volta costruito alcune sporte, gli fu ordinato di andarle a vendere in Damasco, ove era stato ministro: ciecamente ubbidì, e nel luogo in cui aveva ricevuto tanti onori, venne coperto di ludibrio e di scherno. Egli tutto sopportò con gioia, per somigliare a Gesù Cristo. Nella sua vita religiosa mai fu udito chiedere il motivo di ciò che gli veniva imposto, per quanto fosse arduo e insolito, e costantemente fu modello ed esempio ai suoi confratelli.

    PRATICA. Impariamo da questo Santo a vincere il rispetto umano.

    PREGHIERA. Dio, onnipotente ed eterno, che ad affermare il culto delle sacre immagini riempisti il beato Giovanni di dottrina celeste e di ammirabile fortezza di spirito, concedici, per la sua intercessione e a suo esempio, di imitare le virtù e di sperimentare il patrocinio di coloro di cui veneriamo le immagini.