JOBEL n° 6 Giugno 2017

Il  suono della Speranza
Foglio di informazione della Parrocchia di Gesù Nostra Speranza

Carissimi, il mese di maggio ci ha visti pregare in diverse zone della  parrocchia con il  rosario . La devozione a Maria,  mamma di Gesù  è molto importante e non solo a maggio ma sempre! Essa  ci aiuta a contemplare il mistero del Figlio di Dio all’interno della vita quotidiana nelle nostre famiglie, facendoci entrare nel mistero di Dio che vive  accanto a noi.

Maria fa parlare il silenzio della vita nascosta di Gesù, bambino, ragazzo, giovane lavoratore che è durata quasi trenta anni… Le parole e le immagini che leggiamo nel  Vangelo sono maturate nel cuore di Gesù proprio durante la vita quotidiana nella famiglia di Giuseppe e di Maria e  nel piccolo villaggio di Nazareth. E’ un mistero grande di amore  e di comunione che  Maria ci aiuta a comprenderne il senso.

Nel  mese di giugno finiscono le scuole, si apre il tempo degli esami e delle vacanze e anche per la parrocchia è il tempo dell’oratorio estivo e dei campeggi.   Tempo di fatica ma anche di gioia che ci permette di stare con i ragazzi in un modo diverso e più a  lungo che durante l’anno scolastico.

La fatica sarà alleviata se potremo avere anche la collaborazione di genitori e nonni  che danno la disponibilità a fare si che l’organizzazione funzioni per il meglio.

In questo mese si celebreranno alcuni matrimoni e battesimi: la rarità ormai di questi avvenimenti  aiuta a scoprire meglio il  senso cristiano di questi sacramenti.  L’amore sponsale celebrato in Chiesa non riguarda solo gli sposi e le rispettive famiglie ma tutta la comunità; esso è chiamato  a diventare sempre di più il  segno dell’amore  della tenerezza di Dio  che ci ama nella totalità del nostro essere. Di questo sia la Chiesa che la società tutta ne ha un estremo bisogno. Il   battesimo è il sacramento che testimonia   che  Dio ci ama e ci  accoglie   come figli  prima di ogni nostro merito, semplicemente perché siamo uomini e ci apre l’orizzonte di una eterna comunione con Lui.

Camminiamo allora insieme riscoprendo la bellezza della vocazione cristiana.

Don Alberto

 

Dal Consiglio Pastorale

Giovedì 18 si è incontrato il Consiglio Pastorale erano presenti  i rappresentanti dei gruppi: cellule, oratorio, Agesci, Cuamm,  Associazione “La Speranza Caritas”,  Circolo e segreteria parrocchiale.

Queste alcune cose dette:

-Verifica sulla Quaresima e Settimana Santa.  Un giudizio positivo sul ritiro di Quaresima tenuto da don Giovanni Perini sulla via Crucis di metà Quaresima e sulla Settimana Santa. Un aspetto da ripensare e da migliorare invece sono i giovedì di Quaresima: hanno partecipato solo i gruppi interessati alla preparazione ed in alcuni casi in modo molto limitato. Non sono riusciti ad essere ciò per cui erano programmati, incontri di preghiera e conviviali improntati alla semplicità, all’amicizia e alla condivisione con i più poveri.

-Valutazione del mese Mariano e benedizione collettiva delle case.  Buona l’iniziativa della corona nei vari cantoni ed in Chiesa, sulla benedizione collettiva delle case del borgo,  è una novità e va spiegata più diffusamente, richiede del tempo per entrare nell’abitudine.

Coinvolgimento dei genitori che mandano i propri figli al catechismo. Per la parrocchia questa  è un opportunità indubbiamente preziosa perché rappresenta un periodo continuativo di relazione con le famiglia. Occorre trovare modalità nuove per fare dei cammini insieme:  ad esempio far la proposta di lavorare per i poveri, il terzo mondo, l’oratorio…  Magari con alcuni di loro riattivare il gruppo missionario. Questo insieme ad alcuni incontri dove si parla della famiglia e si propone loro la bellezza dell’amore cristiano sponsale  partendo dalla quotidianità del vivere. Per il prossimo anno oltre all’equipe  animatori e catechisti  che seguono i ragazzi occorrerà pensare anche ad una equipe  che segua il cammino con i genitori.

-Proposta del Vangelo nella famiglia.  Donare il Vangelo ad ogni famiglia senza avere un progetto che li stimoli a leggerlo serve poco (praticamente ogni famiglia ha già un Vangelo.  Può essere invece una iniziativa interessante se vissuta all’interno di alcuni percorsi.  ad esempio con i  genitori dei ragazzi di catechismo o dell’oratorio  all’interno dell’attività di alcuni gruppi come l’Associazione “La Speranza” ed il Circolo, oppure attraverso  le cellule di evangelizzazione che propongono ad amici vicini di casa o di lavoro ecc… donandogli il Vangelo con alcune tracce di lettura  di leggerlo insieme;  organizzare poi alcuni incontri di approfondimento a livello parrocchiale.

-Cuamm. Giuseppe ha fatto presente l’emergenza Sud Sudan segnalata anche dall’Onu dove alcune popolazione sono a rischio di morte per fame. Visto l’impegno diretto che il  Cuamm ha in quel territorio, sostenuto anche dalla nostra parrocchia si è deciso di far avere subito tutti i soldi che abbiamo a disposizione per il progetto restituzione  e  di fare anche altre iniziative per sostenere l’impegno dei volontari in quella regione.

-Strutture. In fine si è parlato di comperare un gazebo ottagonale  (6 x 6)  da mettere dietro la casa parrocchiale  come ampliamento della stessa a disposizione non solo della casa ma del centro estivo, dei giovai, ecc…

Si è poi parlato di comperare un gazebo grande (8 x 30)  in modo da coprire l’attuale campo di bocce e farlo diventare ampliamento dell’oratorio, questo come soluzione sostitutiva del progetto di una grande copertura fatto dall’architetto, inattuabile per noi perché  bello  ma troppo costoso.  La sua realizzazione e le modalità di posa vanno realizzate su  indicazioni dell’architetto e secondo tutte le regole di legge.

 

Estate alla SPE

Eccoci qui… l’estate è alle porte. Accompagnati dai personaggi di INSIDE OUT, il nostro centro estivo sta per cominciare. Scopriremo insieme che  Gioia, Tristezza, Paura, Disgusto e Rabbia sono le emozioni della nostra quotidianità e che il Signore desidera con noi un cammino… “perché la nostra gioia sia piena”. Quest’anno un folto gruppo di animatori porterà avanti l’avventura, con una significativa presenza di giovanissimi, che non vedono l’ora di mettersi in gioco con il loro entusiasmo.

L’oratorio estivo inizia il 19 giugno e si stenderà per cinque settimane, fino al 21 luglio. Sarà aperto ai bambini dalla terza elementare alla terza media.

Intanto ci saranno anche i  tradizionali campeggi a Trausella. Dal 18 al 24 giugno per la terza e quarta elementare. Dal 25 giugno al 1 luglio per la quinta. Dal 2 all’8 luglio per la prima media e infine dal 9 al 15 luglio per la seconda e terza.

Per chi volesse saperne di più , la riunione con i genitori è il 27 maggio alle ore 16.30. È inoltre possibile ritirare i volantini con tutte le informazioni in fondo alla chiesa.

Se qualche genitore o adulto volesse aiutare in cucina o nei compiti… si faccia vivo! C’è posto per tutti!

Silvia

Catechista e genitore…

Il catechismo dei ragazzi con sabato 27 maggio giunge al termine. Doveroso allora è fare una analisi finale per fare tesoro delle esperienze positive ed una onesta critica degli errori ed insuccessi per superarli in seguito…

Positivi: la presenza attiva dei giovani animatori, gli incontri con le famiglie dei ragazzi, gli incontri con i ragazzi per fare festa , pregare, raccolta viveri, le passeggiate, ecc…

Positive sono state le testimonianze di giovani consacrati della Koinonia Giovanni  Battista  o dei giovani dell’O.M.G. che hanno fatto esperienza in America Latina oppure chi ha raccontato l’esperienza del Cuamm, Medici con  l’Africa. Testimonianze che hanno aperto orizzonti su come passare il tempo libero in modo più creativo oppure pensare al proprio futuro intraprendendo professioni che servono il prossimo e che non hanno come parametro la ricchezza, il successo, il divertimento, ma invece servire Gesù nelle persone. Scelte che ti fanno arrivare alla sera stanchi ma contenti, con la serenità tipica di chi incontra Dio.

Purtroppo facciamo pure i conti con degli insuccessi: per alcune classi, la discontinua e bassa frequenza dei ragazzi all’unica ora settimanale di catechismo (questo impedisce di costruire percorsi formativi e rapporti di amicizia più profondi).

Altro motivo di sofferenza è la bassa presenza dei ragazzi nei momenti liturgici, per questo chiediamo aiuto a tutti  e alle famiglie in particolare.

Sono un genitore e ricordo che per permettere ai miei ragazzi di giocare a calcio in una società sportiva, non è stato sufficiente pagare l’iscrizione, specialmente all’inizio, oltre accompagnarli assistevo agli allenamenti, le prime partite, condividendo con loro vittorie, sconfitte,  ma pure i problemi e le fatiche con allenatori e compagni di squadra.

Anche per il percorso cristiano non basta l’iscrizione se poi non si condivide con i ragazzi il percorso e la scelta fatta.

Dobbiamo tutti (catechisti, animatori, parroco e genitori) interrogarci sulle modalità più opportune per arrivare ai ragazzi e far comprendere il messaggio che Dio ha un piano meraviglioso per ognuno di loro.

Dobbiamo saper  “gridare”, per una volta senza timore, che Dio è la vera soluzione delle loro sfide e se glielo permettiamo, veramente con Lui supereremo qualsiasi problema, di scuola, di relazione con gli amici e in famiglia.

Abbiamo una grande responsabilità nei confronti dei nostri ragazzi, preghiamo Dio di essere fedeli testimoni e non di scandalo.                                                                                                                          Paolo

 

Le comunioni alla Spe!

Una bella festa! Questo è avvenuto domenica scorsa nella nostra parrocchia con la comunità riunita a stringersi attorno ad alcuni dei suoi giovani fratelli in uno dei passaggi più importanti per la loro crescita.

Sono stati 37 le bambine e i bambini che hanno scelto di accedere a una delle gioie più grandi per un cristiano: accostarsi per la prima volta al sacramento dell’Eucarestia.

Le tre virtù teologali – Fede, Speranza, Carità – sono state le nostre compagne in questo cammino e l’esempio di San Paolo, Don Bosco e San Francesco ci ha indicato la strada.

I tanti incontri di catechismo che ci hanno portato a questa bella celebrazione sono state occasioni  di preghiera, gioco, riflessione e tanto altro. Speriamo che il lavoro di noi catechisti sia riuscito ad aiutarli ad aprire il loro cuore per poter accogliere il messaggio di amore che Gesù ha pronto per ognuno di noi e ringraziamo i genitori per la fiducia e i sorrisi che ci hanno voluto regalare in tutto questo tempo.

Un cammino è finito per farne cominciare uno nuovo e la prima tappa, oltre ad ancora alcuni incontri di catechismo, sarà  l’oratorio estivo ed il  campeggio a Trausella.

Buon cammino Eros, Marta, Andrea, Sofia, Vittoria, Domenico, Giacomo, Stefano, Alex, Francesco, Leonardo, Francesco, Roberta, Edoardo, Beatrice, Chiara, Simone, Anna, Noemi, Camilla, Emma, Mattia, Martina, Andrea, Giacomo, Giada, Cecilia, Sofia, Martina, Beatrice, Laura, Mattia, Edoardo, Sofia, Jessica, Beatrice e Alessia, che Dio vi benedica!

                                                                                                                  Gregorio

 

 

Emergenza: si sta morendo i fame!

Don Dante Carraro ci scrive dal Sud Sudan , una situazione drammatica, da anni in Africa non si assisteva ad una crisi tanto profonda: si sta morendo di fame. Il Cuamm Medici con l’Africa  è presente a Yirol dove ha iniziato un ospedale anche con il contributo della nostra comunità parrocchiale.

Invitiamo a intervenire con offerte per questa emergenza,  magari rinunciando a spese inutili,  ne guadagna la nostra salute spirituale e fisica.

Erano sei anni che un paese dell’Africa non precipitava in una situazione così drammatica: “stato di FAME”. L’ultima volta era capitato  in Somalia. Da poco più di un mese invece il dramma della morte per fame sta falciando il Sud Sudan e più specificatamente lo stato di Unity, circa 100 mila persone, al confine con quello dei Laghi, dove stiamo lavorando da quasi dieci anni.

Tre ospedali e 90 centri sanitari con oltre  50 operatori internazionali e 1.000 lavoratori locali. Le conseguenze della siccità e della carestia che dall’anno scorso stanno colpendo queste aree si sono aggravate a causa dell’accresciuta e diffusa insicurezza che pervade il paese e mina il lavoro, le attività e la fiducia di famiglie e comunità locali. Non ci si sposta più con le auto, le piste sono troppo pericolose. Si usano solo piccoli aerei o elicotteri delle Nazioni Unite.

Quando la povertà non ti consente di dar da mangiare ai tuoi figli tiri fuori le armi e fai anche quello che altrimenti non faresti.  Le comunicazioni sono bloccate, i trasporti impossibili, sementi e cibo non arrivano. E ora si comincia a morire di fame.

Prima le capre e le vacche, poi i bambini e le mamme, poi gli anziani e infine i giovani  e gli adulti. La gente che non muore scappa. Lunghe e incerte peregrinazioni in cerca di sopravvivenza. Dallo stato di Unity fuggono verso le zone interne del paese, più a sud, nello stato dei Laghi oppure fuori del paese, verso oriente, in Etiopia.

Non è la nostra “specialità” intervenire in situazioni di emergenza acuta come questa, ma siamo lì e non possiamo restare a guardare! La situazione politica e sociale è fragilissima, i rischi per la sicurezza quotidiani, ogni spostamento  un’impresa. Ma la situazione della popolazione, mamme e bambini in particolare, è drammatica!

Ho in mente quell’uomo che scendeva da Gerusalemme a Gerico malmenato dai briganti, descritto nel capitolo 10 del Vangelo di Luca. Il sacerdote e il levita passano e lo vedono ma tirano diritto. Il samaritano invece passa, lo vede, si ferma e si prende cura di quel poveraccio.

Si fa prossimo! Anche noi abbiamo deciso di farci prossimi a tanta sofferenza e umiliazione, a quanto sta capitando. Accogliamo e ci facciamo  carico di chi riesce a fuggire e ad arrivare più a sud, verso lo stato dei Laghi: mamme, bambini e famiglie che cercano rifugio, cibo e cura negli ospedali di Cuibet, Rumbeck, Yirol e nei vari centri sanitari sparsi sul territorio. E poi stiamo intervenendo lì, dove più acuta è l’emergenza, nelle aree centro-meridionali del vicino stato di Unity, dove migliaia di persone, silenziosamente e drammaticamente, stanno morendo di fame.

C’è bisogno di assistenza nutrizionale e cure sanitarie fornendo cibo, farmaci, equipaggiamento e personale,  garantendo anche un servizio di trasporto dei casi urgenti e gravi verso strutture più attrezzate. Le Nazioni Unite intervengono come possono supportando le attività da Juba. Ma noi siamo lì, sul posto, vicini a questa gente: non possiamo tirarci indietro, siamo chiamati a farci prossimo! Per poterlo fare e fare subito, abbiamo bisogno del tuo aiuto!

 

L’Eucarestia del giovedì sera delle ore 18,30 può essere un momento particolare dove la famiglia ricorda e prega per persone care defunte, per situazioni particolari o anche per ricordare anniversari di matrimonio, rinnovando così la promessa di amore.