Commento al Vangelo della XXXIII Domenica T.Ordinario

ANCHE LA TERRA E’ DI PASSAGGIO…

Commento di Wilma Chasseur

Qual è la novità del Vangelo di oggi? Che non solo noi siamo pellegrini e di passaggio quaggiù, ma addirittura la terra è di passaggio e anche il sole e le stelle. Viandanti (= che vanno) pure loro …

 

  • <b> I misteri della Terra </b>

Cieli e terra passeranno … che la terra non stesse mai ferma, lo sapevamo già, ma che andasse a quella velocità, chi mai l’avrebbe immaginato quando Gesù pronunciò quelle parole? … Eppure è uno dei primi misteri naturali in cui siamo immersi. Se io vi posso parlare, scrivere e stare ferma è perché la terra non sta mai ferma. Se non ci fosse la forza di gravità dovuta alla rotazione della terra, niente sarebbe possibile: né stare in piedi, né stare seduti e tantomeno tenere i piedi per terra. E questa viaggia e gira a una velocità supersonica: 30 km al secondo. Eppure noi la vediamo sempre ferma e stiamo sempre con la testa in su. Pensate che se qualcuno potesse vederci dalla luna, alcuni ci vedrebbero con la testa in su, altri con la testa in giù. Oppure se, sempre dalla luna, uno potesse vedere una nave che da San Francisco va verso Melbourne, la vedrebbe in discesa vertiginosa a causa della curvatura del globo. Mentre in realtà viaggia sempre in piano. Questa forza di gravità è un gran mistero: sembra che parta dal centro della terra, ma lì, i fisici dicono che non c’è! O perlomeno è impossibile misurarla. Tutto è possibile grazie alla forza di gravità e questa non si trova . Esiste ovunque e non la si trova da nessuna parte.

 

  • <b> Perché tutto ha una fine? </b>

Ma perché quaggiù tutto va verso una fine? Perché ogni cosa creata esaurisce inevitabilmente le proprie riserve. Il Sole stesso ha già esaurito metà del suo combustibile. La materia non è eterna, contrariamente a quanto pensavano gli antichi, Aristotele per esempio. Solo Dio è eterno. E solo le realtà spirituali sono immortali.

Quindi la fine verrà, ma prima della fine del mondo, verrà probabilmente la nostra fine personale. Ecco perché i vangeli di queste ultime domeniche ci parlano della vigilanza, ma più che fissarci sulla fine, vogliono fissarci su Colui che viene. E la sua venuta, per ognuno di noi, segnerà il termine del nostro andare. Tranquilli: per ora gli astri continuano a rimanere al loro posto e non ci cascano ancora in testa! Quindi tra noi e la Sua venuta cosa c’è? C’è solo “la nostra vita che è la cosa più fragile del mondo” (Pascal) finita la quale, nessuna possibilità di ricominciare. La vita è una sola, per tutti. E’ l’unica possibilità che ci viene data per raggiungere quel posto che Gesù è andato a prepararci in Paradiso. Sia ben chiaro: il posto preparato è solo in Paradiso, non c’è proprio nessun posto preparato in inferno per nessuno. Non andate a prepararvelo voi: Dio ve ne scampi!

 

  • <b> Novità continua </b>

Quindi sappiamo che la vita quaggiù, così com’è, finisce. Per fortuna: vi immaginate una vita qui di miliardi e miliardi di anni: sempre lo stesso scenario, sempre la stesa musica: di che impazzire. Noi siamo fatti per l’infinito e il nostro cuore anela a Dio. Una volta, nella preghiera, ho capito perché l’eternità non sarà “un’eterna noia” come asseriscono gli atei. Dio, essendo infinito, sarà novità continua, non si ripeterà mai. Ogni giorno avremo uno scenario diverso da contemplare, sempre nuovo. L’esatto contrario della noia. Quando ci annoiamo? Quando abbiamo esaurito la novità di uno spettacolo o di una musica, che abbiamo visto o udito centinaia di volte. Io sono una patita di musica classica, ma vi assicuro che dopo aver ascoltato 50 volte la nona sinfonia di Beethoven, non ne posso più e sfido chiunque a non arrivare alla saturazione; perché? Semplicemente perché si è esaurita tutta la novità che si percepiva in quella musica ed ecco la noia.

La vita in Dio sarà invece novità continua ed eterna meraviglia che mai si esaurirà.

 

Pensiero

Cosa c’è tra noi e la venuta di Gesù Cristo?

“Solo questa vita, che è la cosa più fragile del mondo” (Pascal). Scorrendo all’indietro i salmi,mi ha catturato il salmo 90 che parla di questa fragilità dell’uomo e della sollecitudine di Dio.
 

WILMA CHASSEUR

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