Santa Cunegonda
Imperatrice
e
Sigfrido e Adesvige furono i fortunati genitori di S. Cunegonda. Essi posero
tutto l’impegno per educare la cara fanciulla nelle virtù cristiane e negli
insegnamenti della fede.
Giovanetta, fu data in isposa ad Enrico, duca di Baviera, il quale dopo la
morte di Ottone III, essendo stato eletto imperatore del Sacro Romano Impero,
recò la corona imperiale sul capo della sposa. L’incoronazione avvenne in Roma
per le mani di Papa Benedetto « VIII, l’anno 1014.
Avendo questa santa imperatrice, col consenso del futuro suo sposo, fatto voto
di verginità, Mantenendolo poi anche nello stato coniugale, s’attirò l’ira del
demonio, che servendosi delle male lingue riuscì a diffamarla presso il re.
Questi sospettò gravemente della regina e fu necessario l’intervento di Dio per
ristabilire la pace e l’unione fra i due coniugi. Cunegonda infatti, con
fervorose preghiere, ottenne dalla divina misericordia di poter passare a piedi
nudi su di un braciere, senza riportare la minima scottatura. Accertata con
tale prodigio l’innocenza e la santità della sua sposa, Enrico s’accusò di
troppa credulità e si gettò ai piedi della regina chiedendo perdono.
Ma la riacquistata pace durò poco. Mentre Cunegonda era intenta a fabbricare un
monastero per le monache benedettine in Kaffungen, la morte venne a rapirle lo
sposo. Trovandosi allora sola al mondo, si ritirò fra quelle sante suore a cui
aveva edificato il mona
stero e ne vestì la divisa. Essa morì così al mondo e attese solo più a santificare
la sua anima, arricchendosi di meriti per l’eternità colla preghiera, col
lavoro, colla mortificazione e colla dura penitenza. Caduta inferma, non volle
abbandonare il duro cilicio e con esso rese la sua bell’anima a Dio.
Rivestito dell’abito religioso, il suo corpo venne portato a Bamberga e sepolto
accanto all’imperatore. Nel 1200 Papa Innocenzo III l’ascrisse nel numero dei
Santi; e molti miracoli vennero operati sulla sua tomba.
PRATICA. Meditiamo le parole del Signore: «Beati i mondi di cuore, perché
essi vedranno Dio ».
PREGHIERA. Concedici, o Dio misericordioso, per intercessione della beata
Cunegonda tua sposa fedele, di vivere umilmente e castamente e fa’ che per i
meriti ed esempi di lei possiamo sempre servirti con profonda umiltà.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Bambèrga santa Cunegónda Augusta, che, sposata
all’Imperatore Enrico primo, col consenso del marito conservò sempre la
verginità, e, ricolmata di meriti per buone opere, con santa fine si riposò, e
dopo morte risplendette per miracoli.