JOBEL Aprile 2016 n° 4

                     

Carissimi, molte volte sento dire “dal di là, comunque, non è mai arrivato nessuno, non sappiamo com’è . Non è vero, uno  “dal di là”  è tornato  e si chiama Gesù di Nazareth:  è risorto,  è vivo e ci aiuta  a vivere in pienezza!

Allora ecco il vero problema, come incontrare oggi  Gesù di Nazareth, come riconoscerlo? Lui  opera nella storia degli uomini.  I Vangeli ci danno delle indicazioni preziose  su come riconoscerlo, frutto dell’ esperienza della prima  Chiesa,  anche  gli apostoli e le  donne che erano state con Lui per tre anni  non lo hanno riconosciuto subito e si sono arresi con fatica a questa gioiosa esperienza.

I luoghi e i modi d’incontro sono diversi  per indicare che la sua presenza è dinamica e soprattutto esige apertura del cuore e della mente.  Maria Maddalena lo ha incontrato mentre era affranta dal dolore e lo ha riconosciuto nel sentirsi chiamare per nome. Due discepoli ad Emmaus lo hanno incontrato nello spezzare il pane dopo averlo  accolto senza riconoscerlo come un pellegrino a cena, perché ormai si faceva notte. Gli apostoli  lo hanno incontrato quando erano riuniti nel cenacolo per pregare… Gesù  ha indicato  la Galilea, cioè il luogo dove viveva la gente comune e si incrociavano le varie culture, il  luogo dove Lui avrebbe  incontrato  i discepoli. Gesù poi ha  dato  due indicazioni fondamentali. Lui è presente nello spezzare il pane, nel ricordo della sua passione-morte-risurrezione, cioè nell’Eucarestia, culmine della vita della Chiesa che riassume l’esperienza dell’amore fraterno e della fede dei discepoli. Lui  è presente nei poveri e nell’ esprimere la  solidarietà verso di loro,  qui lo si incontra e anche se non lo si riconosce, sarà Lui a riconoscere chi lo ha aiutato quando andremo “nell’aldilà”.  Compito di ogni Comunità Cristiana  è quello di indicare  la  presenza di Gesù e  lasciarsi  guidare da Lui.

Buona Pasqua !

don Alberto

 

Un emigrato e perché no?

Mai come in questi giorni mi sento fuori posto….

Tanta paura per la vicinanza alle nostre case di nuovi profughi accolti in case limitrofe alle nostre ed io e la mia famiglia ne accogliamo uno….che dorme nella stanza a fianco e stiamo bene!

Da quando Nouhoum splendido ragazzo maliano vive parte della sua settimana con noi, sono aumentate le risate, le riflessioni ed il condividere pensieri di fede e sulla vita.

Questa storia inizia per noi ad aprile 2015 dopo la morte di 700 migranti in mare;  per lui nel maggio 2012 quando è scappato dal suo paese in seguito ad un colpo di stato…uno dei tanti.

Quando sono morte tutte quelle persone ho ricordato quando il mio figlio maggiore si è ammalato gravemente e gli amici si sono incontrati per pregare.

Ho pensato che dovevamo pregare per quelle persone,… poi ho fatto un letto che era avanzato, …poi ho partecipato alla prima riunione del comune di Cossato dove c’erano persone che volevano spaventarci,… poi ho accolto la proposta di Caritas di insegnare italiano a Cascina Aurora, …poi abbiamo pensato che a casa nostra c’era del posto, …poi abbiamo conosciuto Nouhoum, poi…..siamo in ansia come genitori e fratelli in attesa della risposta del suo permesso di soggiorno… Era il rischio che conoscevamo da sempre: accogliere una persona, farla entrare nel nostro cuore e… pagarne le conseguenze ossia avere un nuovo figlio, fratello maggiore dei nostri.

Anna Z.

 

Dal consiglio Pastorale del 11 marzo

Pellegrinaggi: – Pellegrinaggio Giubilare a Roma, Pino Ferro spiega la proposta  di partecipare all’incontro con  il Papa, organizzato  dal CUAMM-Medici con l’Africa, visto  il legame che c’è tra la nostra Comunità Parrocchiale e quella Associazione.   Si decide di aderire e di considerare  l’iniziativa come  pellegrinaggio della parrocchia a  Roma.  Si partirebbe il venerdì mattina  6 maggio con il pulman, arrivo a Roma in serata, cena, pernottamento,  nella mattinata del 7 udienza papale, segue pranzo, nel pomeriggio passaggio per la Porta Santa  e rientro per la notte di sabato. Il costo è di Euro 160 per adulto e Euro 80 per bambini. Supplemento camera singola Euro 38. Le quote di adesione sono da versare entro il 3 aprile.

– C’è anche un pellegrinaggio  organizzato dalla Koinonia S. Giovanni Battista di Strona: dal 11 al 13 aprile. Quota di partecipazione Euro 275.

-Si stabilisce poi di organizzare un pellegrinaggio a Padova con visita al collegio del CUAMM e a S. Leopoldo Mandic sabato 11 giugno.

-Si  organizzerà  un pellegrinaggio alla Brughiera domenica pomeriggio 17 aprile.

-Si invitano poi i catechisti/e  a portare le varie classi dei bambini  ad Oropa  per l’anno Giubilare, le date verranno precisate nell’incontro catechisti.

 

Varie:

-si decide di impegnare la Parrocchia a trovare un salone per ospitare un inizio di cooperativa per la lavorazione delle castagne ed ospitare anche degli smielatori al servizio dei piccoli produttori di miele. Questo capannone dovrebbe essere in comodato d’uso per evitare di incrociarci con i meccanismi fiscali.

-Si parla poi di  attrezzarci per venire incontro a diversi profughi quando, sia con il permesso di soggiorno e sia senza, resteranno privi di ogni copertura finanziaria europea.

-Gli scout ed il Circolo si offrono per portare nella case della parrocchia l’ulivo benedetto, con un messaggio nel pomeriggio della domenica delle Palme.

-Il Circolo propone: il 25 aprile un torneo di bocce uomini contro donne, e a metà maggio un  incontro con Suor Elena su arte e fede. Il  22 maggio organizzerà una gita al Forte di Bart ed il  2 giugno un pranzo sociale detto della Republica

Rossana  

Dal doposcuola

Il nostro doposcuola è aperto il lunedì e il giovedì dalle ore 17 alle ore 19 ed il venerdì dalle ore 15 alle ore 19, i volontari sono 18 e i ragazzi che usufruiscono del servizio sono 30.

Sia la scuola che alcune famiglie sollecitano a inserire altri ragazzi ma le forze sono limitate.  Siamo alla ricerca di giovani volontari disponibili ad offrire questo servizi… Il clima che si è creato al doposcuola è davvero bello come spiega il responsabile del doposcuola Mattia

Siamo ad aprile, e il nostro doposcuola continua da cinque mesi e andrà avanti fino a Giugno.

Prima di aggiornarvi su come procede, ci teniamo a ricordare che è un servizio totalmente gratuito e aperto a tutti, attivo ormai da molti anni.

Grazie all’impegno settimanale dei volontari, si riesce ad andare incontro alle difficoltà scolastiche di bambini e ragazzi di scuole elementari e medie.

Quest’anno siamo meno volontari rispetto agli ultimi anni, contro una richiesta sempre maggiore da parte di scuole, famiglie e servizi sociali.

Ci incontriamo tre giorni a settimana, e dopo un primo momento di accoglienza con la merenda e qualche gioco, si comincia con i compiti e con lo studio.

E’ bello vedere come, spontaneamente, tra noi ragazzi e i bambini si sta creando un rapporto di fiducia e di amicizia, oltre all’aiuto concreto che si cerca di offrire in poche ore pomeridiane.

Cerchiamo di creare un ambiente positivo, sereno, allegro, dove i bambini si sentano accolti e non giudicati, e possano imparare anche ad aiutarsi… questo vale anche per i volontari, a cui sono dedicati inoltre dei momenti di formazione, grazie alla disponibilità di un’educatrice che ci aiuta a migliorare il rapporto tra di noi e con i bambini.

Mattia

 

Maturandi in ritiro

Nel fine settimana del 12 e 13 marzo ci siamo regalati un po’ di tempo per pensare al futuro e alle nostre scelte… un tempo per provare a discernere, potremmo dire usando una parola importante. Ci siamo lasciati guidare dalle parole di Carlo Maria Martini per approfondire i temi del “conoscersi, decidersi e giocarsi”.

Ognuno di noi ha provato a dare un nome ai propri desideri e a collocare nello spazio della concretezza quel desiderio di Assoluto che è proprio di ogni essere umano.

L’incontro si è sviluppato attraverso momenti di ascolto e lunghi tempi di silenzio e riflessione personale, per poi concludersi con un’ampia condivisione del vissuto. Quest’ultimo momento è stata un’occasione preziosa per approfondire ulteriormente la conoscenza reciproca e per sperimentare la gioia di essere compagni di cammino.

Siamo certi che il discernimento non si considera compiuto in un week-end, ma che è una tensione continua di tutta la vita. Per noi è stato come aver mosso il primo passo verso la consapevolezza delle proprie scelte, che vogliamo avere la forza di concretizzare in futuro.

Michele, Denise, Valentina

 

Ma di loro abbiamo bisogno

Alla fine di una intervista comparsa domenica 24 gennaio su i “Il mattino” di Napoli Emma Bonino alla domanda del giornalista  “Molti Stati europei avvertono l’arrivo dei migranti come una minaccia alla forza lavoro dei cittadini autoctoni. Un’obiezione fondata? Emma così rispondeva:
«Puri argomenti strumentali. La verità è nei numeri degli esperti. L’Europa subirà un calo demografico spaventoso. Si calcola che entro il 2050 avremo bisogno di 50 milioni di immigrati per sostenere il sistema di welfare e pensionistico attualmente vigente. Chi li fa nel Vecchio continente 50 milioni di figli nei prossimi trent’anni? Si può discutere di come integrarli, certo. Ma dei migranti, che ci piaccia o no, abbiamo un disperato bisogno».

                                                                                                                           Euro Spe

 

E’ pronto  il  Bilancio Parrocchiale ed invitiamo tutti a leggerlo:  esso è della Comunità e riguarda tutti. Poter contribuire con l’attività e con parte dei nostri beni alle finalità della Chiesa che sono: l’annuncio della fede e l’educazione alla vita cristiana, la preghiera e l’impegno di solidarietà verso i poveri,  qualifica davvero la nostra vita, le nostre capacità e anche i nostri beni. Ci rende discepoli di Gesù come sono stati gli Apostoli e i Cristiani della prima ora. Invito allora a leggerlo, e se  ci sono cose che non sono chiare chiedete spiegazione al Parroco o a qualche membro del CAEP. Riportiamo qui un’ osservazione generale fatta dal CAEP a commento del Bilancio:

“La situazione economica rimane stazionaria prevedibilmente per alcuni anni;  diversi sono coloro che sono senza lavoro e fra non molto ci troveremo anche con alcuni  fratelli profughi che non godranno più della tutela europea. Dobbiamo  attrezzarci per fare si che le cose essenziali non manchino a nessuno, facendo tutto il possibile. Occorre aumentare l’attenzione verso chi è in difficoltà e lo spirito della condivisione. Il  comando evangelico di “condividere”  ha un suo significato quando  si è in una società che garantisce i bisogni primari a tutti, ma ne  assume uno più esigente  quando accanto a noi  vivono persone senza casa, senza cibo, senza lavoro, senza alcuna protezione. Va considerato poi   che alcuni aiuti che ci  sono arrivati in questi anni   dalla  Fondazione C.R.B. di Biella, dal nostro Comune,  dall’8‰  per la Chiesa Cattolica,  si ridurranno  o addirittura diventeranno  zero. L’amore di Cristo ci interroga e ci sollecita.

Camminiamo nel Signore!

                                                                                                                                         

 

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