JOBEL di Gennaio 2016 n° 1

Il suono della Speranza
Foglio di informazione della Parrocchia di Gesù nostra Speranza

Carissimi,

sovente mi sento fare questa domanda da amici: come vanno le Parrocchie? E’ una domanda davvero difficile a cui rispondere, non ci sono infatti strumenti di misura certi. E’ il numero della frequenza alla messa domenicale o alle liturgie? … oppure è la presenza dei gruppi giovanili e le loro azioni?… sono le varie manifestazioni e pellegrinaggi che la parrocchia organizza oppure l’impegno di solidarietà nel venire incontro alle necessità di chi si trova in difficoltà economiche o di salute?… la presenza dei movimenti in parrocchia oppure la capacità che la parrocchia ha di accogliere immigrati?… certo questi sono tutti aspetti della vita pastorale molto importanti , ai quali è bene dedicarsi con passione ed impegno; ma non è dai numeri dei partecipanti o dal successo delle iniziative che si può dedurre che le cose stiano andando nel senso giusto…

Protagonista della vita pastorale è lo Spirito Santo e compito della Comunità e dei Sacerdoti è quello di essere attenti dove Lui ci vuole portare. Occorre fare discernimento attraverso la parola di Dio per cogliere la Sua silenziosa ma reale presenza nei cuori della gente. Per questo allora non si possono mai dare risposte sicure ed esaurienti alla domanda: come va la Parrocchia?

Ciò che noto è un progressivo scollamento nella vita della gente dal centro del messaggio cristiano ed un allontanamento reale alla fede, anche se persistono ancora molti segni religiosi. Dio in realtà interessa poco, lo si sente lontano dalla vita concreta e l’appartenenza alla Chiesa è a distanza, vissuta in modo individuale “cristiano a modo mio” . Ciò che orienta le scelte reali e fa parte dei veri interessi è da un’altra parte… cosa fare allora? A mio avviso è importante parlare di Dio. Non tanto riproporre una visione spirituale antica dove Dio è il capo ed il principio indiscusso di tutto ma annunciare il Padre di Gesù, il Dio della Misericordia, e quel modo di essere uomini che Gesù ha incarnato con le sue parole e con le sue azioni. Annunciare quindi il Vangelo attraverso parole e gesti concreti di solidarietà e stili di vita fraterni. E’ ciò che il Papa ci chiede nell’anno della Misericordia, annunziare il Volto di Dio Misericordioso: ecco il cammino di quest’anno.

Don Alberto

 

Una bella storia d’amore

Nel cuore di un antico castello, che sorge fra Cossato e Mottalciata, vive una storia d’amore fra le più rare e belle che si possano raccontare. La storia di una madre, che soffre del morbo di Alzheimer a uno stadio molto avanzato, e di un figlio, che ha fatto della cura verso la donna che lo ha messo al mondo, una ragione di vita.   A. è un operatore socio sanitario e lavora all’ospedale di Biella. M. ormai non ricorda più http:\\/\\/parrocchiasperanza.blog\\/wpa, non ha memoria di alcun genere, vittima di uno dei peggiori mali che possano colpire un essere umano. Ma A. ha studiato, tanto, per potersi prendere cura al meglio della madre. Terapie, alimentazione e idratazione, movimentazione fisica e tutto ciò che serve affinché il morbo finisca il suo percorso nel modo più lieve possibile. Lo sa, lui, che non c’è speranza di guarigione, ormai nel ramo è un vero esperto, ma ciò non gli impedisce di aver cura della propria mamma in maniera più che esemplare, e non è affatto una cosa da dare per scontata.

Cibo e liquidi sempre al momento giusto, le importanti medicine somministrate con precisione svizzera, esercizi anti decubito a intervalli regolari e lì, nella seggiola, una vecchina curata di tutto punto, dai vestiti ai capelli ai tovaglioli sotto le braccia ormai immobili. Particolari, certo, che la dicono lunga e ci sono d’esempio. Ci insegnano che anche sé è vero che i mali arrivano e spesso non possiamo farci http:\\/\\/parrocchiasperanza.blog\\/wpa, è anche vero che l’avversità più dolorosa può davvero tirare fuori il meglio di noi, se abbiamo la forza di non cedere alla paura e di pregare per avere la forza di andare avanti.                                                                                                                                                     Ruben

 

Povertà a Cossato: intervista all’ Assessore

A parlare con il Dott. Enrico Moggio, Assessore alle politiche sociali, anziani, servizi alla persona e sport di Cossato, si percepisce l’attenzione alla povertà generale e del singolo, povertà che negli ultimi anni ha visto un crescendo preoccupante, come ci dice l’assessore stesso. Per far questo, l’assessorato collabora con il consorzio CISSABO, che si occupa degli aspetti tecnici e meno, per gli interventi concreti verso i cittadini in stato di necessità. Il comune versa al Consorzio circa 600.000 euro l’anno, che vengono utilizzati per l’assistenza agli anziani, ai disabili e ai disagiati economici.

“Sono sempre più le persone” – ci dice l’assessore – “che non solo non arrivano a pagare le bollette, ma che vivono la fame vera e propria, a causa della crisi che in questi ultimi anni non ha lasciato scampo. Ci siamo ingegnati per cercare di fare da baricentro fra tutte le associazioni di volontariato assistenziale della zona, per creare una rete che permetta di evitare sprechi e di razionalizzare le risorse.”

Fiore all’occhiello fra tutte le iniziative è quella degli “orti solidali”, una realtà ormai conosciuta e che quest’anno ha permesso di produrre ben cinque tonnellate di verdura destinate ai poveri. L’iniziativa è sorta per dare una risposta concreta ed immediata ed indubbiamente non sufficiente a chi si trova senza lavoro. In questa iniziativa è stato determinante il contributo anche del volontariato, cito tra tutti il signor Carmelo Alongi e la signora Silvia Poma, responsabili carismatici del gruppo di lavoro. L’assessore ci parla anche di come altre iniziative stanno avendo esito soddisfacente, come quella dei libri scolastici che quest’anno ha permesso di riciclare e distribuire più di duecento libri, oltre a tanta cancelleria ai ragazzi che ne avevano bisogno. “L’adesione a questa iniziativa di molte famiglie è stata eccellente…

                                                                                                                                         Intervista a cura di Ruben

 

Saluti dal gruppo scout Cossato 4                                                                                                 

gruppo scautCome ogni anno il gruppo scout Cossato 4 offre la possibilità a bambini/e e ragazzi/e dagli 8 ai 20 anni di vivere esperienze entusiasmanti a contatto con la natura, con giochi e avventure, facendo nascere così delle relazioni di amicizia sane e sincere. La vita all’aria aperta, lo spirito di servizio verso gli altri e l’educazione che passa attraverso il divertimento e l’impegno sono la base della nostra proposta scout, che viene svolta differenziando le attività a seconda della fascia d’età dei bambini/e e ragazzi/e. Di fronte al panorama di attività e sport che offre il nostro territorio, iscriversi a far parte degli scout costa relativamente poco, ed è nello spirito del nostro gruppo andare incontro a qualsiasi tipo di situazione familiare, proponendo attività entusiasmanti, ma allo stesso tempo economicamente poco dispendiose. Il fatto di essere inseriti all’interno della parrocchia di Gesù Nostra Speranza ci ha dato la possibilità di sperimentare concretamente l’essere parte di una comunità cristiana. Spesso le nostre attività e passeggiate ci portano anche in altri luoghi, perché sappiamo quanto sia importante mettersi alla prova nel mondo; il nostro obiettivo principale è quello di educare i nostri ragazzi/e a affrontare le scelte che la vita propone loro in spirito cristiano e con senso critico.

Nel caso cui foste interessati ad aderire alla nostra proposta, potete contattarci al numero 3204293829, saremo felici di collaborare insieme all’educazione dei vostri figli.               Gregorio

 

Mio fratello Africano

mio fratello africanoVenerdì 18 Dicembre in casa Parrocchiale si è svolto un incontro con il rappresentante della Cooperativa “La Nuvola” titolare dell’accoglienza dei ragazzi africani profughi che vivono in via Martiri, la nostra Parrocchia, l’Associazione “La Speranza”, l’Associazione “Anolf” , (che si occupa della tutela degli stranieri), volontari “Miglio Melissa” e la “Caritas Diocesana”: realtà che a diverso titolo intervengono in confronto dei migranti.

L’obbiettivo è quello di creare occasioni per un positivo inserimento sociale, in vista anche di una buona convivenza per chi in futuro si fermerà da noi. Già ora la Parrocchia mette a disposizione degli spazi per il calcio e per l’insegnamento della lingua italiana a questi ragazzi. L’Associazione “La Speranza” poi ha inserito nell’iniziativa “orto solidale” alcuni africani ospiti della Cascina Aurora. Anche alcune famiglie stanno ospitando ragazzi Africani e crescono le iniziative parrocchiali in cui si inseriscono questi ragazzi, vedi ad esempio la cantoria.

Ornella (Anolf) e Daniele (Caritas) evidenziano come le procedure di buona riuscita dell’integrazione dei ragazzi dipendano soprattutto dalle relazione, dagli affetti che nascono dall’empatia e dalla fiducia tra le persone. L’apertura delle strutture e delle attività, che la città nel suo insieme ha ed organizza, possono far nascere queste relazioni di fiducia con i ragazzi richiedenti asilo… diversamente tutto si complica.

Si sono posti poi alcuni problemi concreti alla cooperativa “La Nuvola”: come e quando potere andare trovare i ragazzi nelle strutture di accoglienza; cosa fare quando i ragazzi si rivolgono ai volontari per problemi di salute.

Altro aspetto sul quale si è insistito è l’accompagnamento legale di questi ragazzi sia per l’informazione corretta sui diritti e doveri (che non sempre è chiara nella loro testa), sia per il supporto all’audizione in commissione territoriale per ottenere il permesso di soggiorno.

Si è poi incominciato parlare della seconda fase, cioè quando questi ragazzi avranno ottenuto il permesso di soggiorno e non saranno più protetti dalle strutture di accoglienza attuali; certo, la maggioranza lascerà il Biellese, ma è prevedibile che alcuni si fermeranno da noi.

Ornella

 

Campo Medie CURINO EXPRESS

Si è concluso il 31 dicembre il campo-camminata “Curino Express” che ha visto coinvolti i ragazzi delle medie e di prima superiore della Speranza, Mottalciata e altri oratori del biellese e della Lombardia.                                                                                                Sono stati cinque giorni molto pieni in cui noi animatori abbiamo cercato di far vivere ai ragazzi dei momenti di gioco e divertimento ma anche dei momenti forti e importanti per la crescita.   A Borgosesia, prima tappa del campo, abbiamo fatto la raccolta viveri casa per casa e in alcuni supermercati per i poveri delle missioni in Perù e del territorio. Sono stati raccolti 29 quintali di viveri e quasi 700€ di offerte per la spedizione del container.                É stato molto importante per i ragazzi sentire la testimonianza di Davide e Benedetta, che sono stati in missione con l’Operazione Mato Grosso e ci hanno raccontato l’importanza della fatica che abbiamo fatto nei due giorni di raccolta.                                                       La seconda tappa è stata Flecchia e la terza Curino.                                                       Tutta la strada (o quasi) rigorosamente a piedi. Tutta la camminata, tra chiacchiere, scherzi e aiuti reciproci, è stata accompagnata da delle prove che le quattro squadre hanno dovuto affrontare per vincere punti, sullo stile del programma “Pechino Express”.     In tutto il campo si è creato un bel clima sia tra noi animatori che con i ragazzi.                   É stato molto bello vedere come i ragazzi che sono venuti abbiano rinunciato a telefono, comodità e dormire fino a tardi pur di stare insieme e vivere un’esperienza diversa da quelle che il mondo offre normalmente.                                                                                    Siamo riusciti a conciliare il divertimento e lo stare bene insieme con il fare del bene per gli altri: sicuramente una grande soddisfazione per tutti.                                                              Michele

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