Commento al Vangelo della XXXII Domenica del tempo ordinario

CHI SONO I FIGLI DELLA RISURREZIONE?
commento a cura
di Wilma Chasseur

I  Sadducei e la risurrezione. Non ci credevano proprio! Anche se godevano di una certa considerazione e  autorevolezza, alla risurrezione non ci credevano per niente e posero a Gesù una domanda assurda, proprio per mettere in ridicolo, anche se velatamente, il suo insegnamento sulla risurrezione e sull’al di là.

 

  • Come i raggi del sole

Ma Gesù  risponde loro che prendere moglie o marito è cosa di questo mondo, perché nell’al di là, anche la comunione dei coniugi, non dipenderà dall’essere stati marito e moglie, ma dal loro grado di comunione con Dio, secondo la legge dei raggi del sole: più sono vicini al sole più sono vicini tra loro.

Questo vangelo pone l’accento sulla straordinaria realtà della vita nell’al di là.
Fin d’ora siamo figli di Dio, ma CIO’ CHE SAREMO NON E’ STATO ANCORA RIVELATO. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché LO VEDREMO COSI’ COME EGLI E’. Promessa straordinaria: vedremo Dio faccia a faccia. Avremo quel lume di  gloria  che  ci eleverà per così dire, a livello di Dio: e questo lo farà il dono dell’intelletto. Altrimenti saremmo un po’ come il gattino messo davanti a una stupenda opera d’arte: esso se ne fa un baffo,  non ha l’intelletto per capirci qualcosa. Neppure noi, non ci capiremmo niente di Dio se Lui stesso non venisse in nostro soccorso.

 

  • Come saremo nell’al di là

Ecco allora il lume di gloria che ci darà un supplemento d’intelligenza per vedere Dio. Sarà un rifulgere del lume divino nella nostra anima, perché – come affermava già san Tommaso d’Aquino – “l’anima ha un doppio candore: il rifulgere del lume naturale della ragione e il rifulgere del lume divino” Questo, corpo seminato nella miseria risorgerà nella gloria: sarà un corpo integro e perfetto che risplenderà come il sole. Ci muoveremo col semplice desiderio dell’anima. Ritroveremo quell’abito di gloria che avevamo perso col peccato originale. Dopo di allora infatti, le nostre facoltà spirituali, hanno perso la loro supremazia sul corpo e sulla materia, ma nel regime di gloria, le nostre facoltà spirituali saranno di nuovo padrone anche della realtà corporea. Basterà desiderare per muoversi. Basterà voler vedere Dio per vederlo e per godere di Lui. Le qualità dei corpi risorti saranno l’impassibilità (il corpo non soffre più ed è totalmente dominato dall’anima), l’agilità (muoversi secondo il semplice desiderio), e lo splendore dovuto alla “ridondanza della gloria dell’anima sul corpo”.

 

  • L’Universo, di nuovo “obbediente” all’uomo

Chi sono i figli della risurrezione? Sono i santi. A rigor di termini, la santità è attributo esclusivo di Dio: “Tu solo il Santo, tu solo l’Altissimo, Tu solo il Signore”. Ma noi diventiamo santi perché partecipiamo alla santità di Dio come il vetro partecipa alla luce del sole. Quando il vetro è totalmente investito dalla sua luce non si distingue più l’uno dall’altro. Anche questo Universo fisico, che ora ci spaventa nella sua sconfinata immensità (miliardi di anni-luce) nella risurrezione sarà di nuovo messo sotto il nostro potere, come lo era nel giardino dell’Eden, perché i “figli della risurrezione” sono figli di Dio Padre, partecipi dei suoi attributi.

 

                                                                                       WILMA CHASSEUR

 

 

PENSIERO DELLA SETTIMANA

 

Cos’è il Paradiso?

 

E’ quella casa che costruiamo di qua, ma abiteremo di là.

Quindi affettatevi a iniziare i lavori…