Commento al Vangelo della XV Domenica del Tempo Ordinario

CHI FA LA PREDICA OGGI?
Commento a cura di Wilma Chasseur


apertura

“Chi ha orecchi intenda”. Oggi siamo invitati ad avere orecchie funzionanti. Ma quali orecchie? Quelli che ascoltavano Gesù che raccontava la parabola del seminatore, le orecchie le avevano tutti, eppure rivolse proprio a loro quell’invito. Come fare per sapere se abbiamo le orecchie giuste o dobbiamo procurarci magari un paio di orecchie di ricambio?

  • Quali orecchie?

Prima di tutto vi dico di quali orecchie non abbiamo bisogno: di quelle per esempio per ascoltare altri commenti a questo Vangelo perché lo commenta direttamente Gesù: oggi la predica la fa Lui. Qui non è solo il Signore che parla, ma anche che commenta, e fin qui è tutto chiaro. Resta da chiarire di quali orecchie parli.

Intanto guardiamo un po’ la scena. Scena contemplativa per eccellenza: vediamo Gesù che esce di casa, va a sedersi in riva al mare, si prende per così dire una piccola vacanza sulla spiaggia e immediatamente si gli si raduna attorno una grande folla. Allora si mette a sedere sulla barca e parla loro di molte cose, poi racconta la parabola del seminatore e in seguito la spiega. Quindi se non dobbiamo chiederci cosa volesse dire con quella parabola perché la spiega in tutti i dettagli, dobbiamo però chiederci e chiedergli: cosa vuoi che io intenda oggi? Per ognuno sarà una cosa ben precisa e diversa per tutti: per uno sarà una virata decisiva, un’inversione di marcia, per un altro sarà più coerenza, per un altro ancora più fervore ecc. Ognuno di noi sa cosa c’è da raddrizzare nella propria vita.

  • Da chi discendiamo noi?

Mi piace molto anche la seconda lettura dove si dice che la creazione stessa attende di essere liberata dalla schiavitù della corruzione ed entrare nella gloria di Dio. Ora se c’è qualcuno che osserva già alla perfezione la legge di Dio è proprio la creazione: il Sole ruota alla velocità giusta, i pianeti seguono la loro orbita senza mai uscire e precipitare gli uni sugli altri: altrimenti ci sarebbero continui incidenti planetari e stellari…La luce corre alla velocità strabiliante in cui l’ha lanciata il suo creatore, cioè 300mila km al secondo senza mai rallentare e tutto osserva un disegno eterno prestabilito dal Creatore. Solo dove ci sono creature dotate di libero arbitrio, regna il caos: guerre, incidenti, stermini e la si paga molto cara perché già Einstein diceva che non si può toccare un fiore senza far tremare una stella, figuriamoci toccare un essere fatto a immagine e somiglianza di Dio … C’è una solidarietà cosmica. Noi infatti  siamo polvere di stelle, discendiamo addirittura dalle stelle (altro che dalle scimmie…)

  • Cosa farò da piccolo?

L’unica condizione per saperlo è rimanere piccoli. Ecco allora la domanda finale che vi lascio e che si riallaccia al vangelo di domenica scorsa: cosa farò da piccolo? Ai piccoli saranno rivelate cose grandiose, anche i misteri dell’universo, il problema è voler rimanere piccoli quando tutti, società compresa, spingono a diventare grandi, importanti, a mettere avanti titoli su titoli ecc.

Eccovi tre regolette per aiutarvi nell’impresa:

  • Fermati per pregare: è il maggior potere che l’uomo ha sulla terra, la preghiera è la forza dell’uomo e la debolezza di Dio;
  • Fermati per amare: è l’unico grande privilegio che distingue l’uomo da ogni altra creatura;
  • Fermati per dare: il giorno è troppo corto per vivere da egoista.

PENSIERO DELLA SETTIMANA

 

Cosa fare per essere vivi?

Colui che non è più capace di provare né stupore, né sorpresa è per così dire morto: i suoi occhi sono spenti.

(Albert Einstein)

 

                                                                                  WILMA CHASSEUR

parabola-del-seminatore