Commento al Vangelo del Battesimo del Signore

Vangelo  Mt 3, 13-17
Appena battezzato, Gesù vide lo Spirito di Dio venire su di lui.

 
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

Battesimo Del Signore

QUANDO IL BATTISTA RICONOBBE GESU’?
Commento a cura di Wilma Chasseur

Finite le feste, finite le vacanze, concludiamo il tempo di Natale ricordando il battesimo di Gesù che volle dimostrarsi totalmente solidale con gli uomini, sottoponendosi, Lui, il Figlio dell’Altissimo, l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, al battesimo di penitenza amministrato da Giovanni Battista. Egli diceva: “Io vi battezzo con acqua ma viene colui che è più forte di me, al quale non sono degno di slegare i legacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco”. Che differenza c’è tra il battesimo in acqua e quello in Spirito Santo e fuoco?

Anzitutto occorre dire che il battesimo del Battista non era un sacramento, ma solo un rito di penitenza. Il battesimo sacramento che riceviamo noi  è come una sorgente di acqua viva che viene versata su di noi e ci rende figli di Dio, ma il battesimo in Spirito Santo e fuoco è un forza travolgente che irrompe su di noi e ci colma dei suoi doni, come successe a Pentecoste agli apostoli riuniti nel cenacolo con Maria. Lo Spirito di Dio è ancora adesso questa forza travolgente che può riempirci dei suoi doni e disperdere in un attimo tutte le nostre tristezze e angustie e può renderci, in un istante, in un batter d’occhio, testimoni infuocati di Gesù Risorto.

  • Un testimone

Ci sono fior fior di testimoni che l’hanno sperimentato, padre Raniero Cantalamessa per esempio.

Egli racconta che insegnava all’università cattolica, era addirittura direttore di un dipartimento di quella università, insegnava cristologia e non aveva mai incontrato Cristo. A un certo punto incontrò il movimento carismatico di cui divenne membro molto attivo e fece l’esperienza della nuova nascita e del battesimo nello Spirito Santo. Chiese allora al Signore la grazia di non morire come professore di università e abbandonò la cattedra per dedicarsi totalmente alla predicazione. E divenne un testimone infuocato dopo aver ricevuto l’effusione e l’unzione dello Spirito Santo.

  • Figli nel Figlio

Ma nel Vangelo di oggi,  abbiamo soprattutto la visione dei cieli aperti e la manifestazione della Santissima Trinità.

“E vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto”.  Testimonianza preziosa di Giovanni Battista  che afferma di aver visto lui stesso questo Spirito: “Ho visto lo Spirito scendere come una colomba”. Ed è allora che riconosce in Gesù il Messia. Il Cristo doveva rimanere sconosciuto (anche a Giovanni Battista) fino a quando un fatto straordinario non lo avesse rivelato. E questo fatto straordinario avvenne proprio durante il battesimo al fiume Giordano, quando il Battista per primo, ne fu testimone privilegiato e riconobbe il messia. Prima non lo conosceva: “Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua, mi disse: colui sul quale vedrai scendere  e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo” (Gv 1, 32-34).  Oltre che i cieli aperti, abbiamo soprattutto la manifestazione dello Spirito Santo, come ci ricorda anche la seconda  lettura: “Ed è lo Spirito che rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità” (1 Gv  5, 1-9).

E’ una delle prime rivelazioni esplicite dello Spirito Santo. E alla fine si ode anche la voce del Padre che dice al Figlio: “Tu sei il figlio mio, l’amato in cui ho posto il mio compiacimento”.

Quanti figli ha Dio? Uno! Quindi anche a ognuno di noi dice queste parole, quando fuggiamo il peccato e rimaniamo nella sua grazia, perché allora siamo veramente figli nel Figlio.

WILMA CHASSEUR

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