IL SUONO DELLA SPERANZA
Foglio di informazione della Parrocchia di gesù Nostra Speranza
Giugno 2019 n° 6
Carissimi, il mese di giugno vede l’inizio dei campeggi e dell’oratorio estivo; tutti gli animatori e responsabili dell’oratorio sono super impegnati per la preparazione. E’ davvero una cosa molto bella vedere questi giovani prepararsi per poter assicurare ai ragazzi e ai bambini settimane intense di vita insieme. Testimoniano la gioia di impegnarsi per gli altri e del vivere insieme i valori dell’amicizia e della solidarietà.
Il 22 giugno celebreremo con la parrocchia di Santa Maria Assunta la festa del “Corpus Domini”. Le due comunità si troveranno insieme attorno all’Eucarestia, “fonte e culmine” di tutta la Chiesa; per l’occasione sarà presente il nostro Vescovo Roberto. Sempre sabato 22 sarà portata nella nostra Chiesa la statua della madonna d’Oropa a ricordo della “Peregrinatio Mariae” del 1949. Oltre la devozione a Maria si sottolineerà anche l’importanza di avere in Diocesi il santuario d’Oropa, parrocchia delle parrocchie, luogo di rifugio spirituale e anche di riposo per tanti di noi.
Buon mese di giugno! don Alberto
Notizie della parrocchia: dal consiglio pastorale del 9 maggio e oltre
Oratorio estivo: le settimane dell’oratorio estivo saranno tre, questo perché si è notato che cinque settimane sono troppe per gli animatori che sopportano davvero una grande fatica. Le attività tra elementari e medie saranno definite nelle prossime settimane. I campeggi non sono più in concomitanza con il centro estivo (tranne la 3 media) si svolgeranno a Trausella e a Curino, nella comunità missionaria giovanile. Si propone un campo in più per le medie, detto “campo fieno” in Valtellina, in cui come attività si raccoglierà il fieno a sostegno di iniziative di solidarietà rivolte al Terzo Mondo.
In seguito ci saranno campi per gli animatori in collegamento con altri oratori.
Cresima: il 7 luglio verrà conferita la Cresima ai nostri ragazzi di 3° media, sarà con noi il Vescovo emerito Gabriele Mana. In quell’occasione lo ringrazieremo anche del prezioso servizio pastorale che ha svolto per la nostra Diocesi.
Orto della Speranza: è una attività per i ragazzi delle medie che lavorano un pomeriggio della settimana e poi cenano insieme. Si incomincia vedere i primi frutti: è stata molto gradita l’insalata offerta davanti la Chiesa. Questa iniziativa rientra nel programma formativo dell’oratorio.
Le fragole sono coltivate dal “Gruppo carità” dell’oratorio, che ha la finalità di sostenere gli oratori e scuole professionali dell’operazione Mato Grosso in America Latina.
Liturgia – si vuole organizzare per far interiorizzare la messa ai bambini più piccoli, “come si faceva una volta” uno spazio di attività per loro durante la prima parte di Eucarestia, guidato da alcune mamme.
-Si è fatto costruire un porta icona su cui inserire un’immagine relativa al tema della domenica e al tempo liturgico. Le cellule o altri gruppi potranno fare un commento all’immagine all’inizio della messa.
Corpus Domini: sabato 22 giugno, alla sera celebreremo il Corpus Domini con la parrocchia dell’Assunta. L’Eucarestia è alle ore 20,30 alla Chiesa dell’Assunta, seguirà la processione che terminerà nella nostra Chiesa con un momento di Adorazione fino alle ore 23. Sarà presente il nostro Vescovo Roberto. E’ il secondo momento di preghiera dopo la Via Crucis che vede unite le nostre due parrocchie, davvero momenti importanti.
Statua della Madonna d’Oropa – Una immagine della Madonna d’Oropa viene ospitata nelle varie parrocchie. E’ una iniziativa Diocesana, in preparazione della quinta incoronazione che avverrà nel 2020 ed in ricordo del peregrinatio Mariae del 1949. A Cossato S. Maria Assunta sarà presente dal 5 al 13 giugno e da noi alla Speranza dal 22 al 27 giugno. Ci sarà una veglia di preghiera il 7 giugno alle ore 21 presso la parrocchia S. Maria Assunta e giovedì 27 giugno organizzeremo un pomeriggio di preghiera ore 14 > 17,30 seguirà la preghiera dei Vespri della Madonna e rosario, alle 18,30 si celebrerà l’Eucarestia. Carità -Si sta aprendo una collaborazione con le “Rive Rosse” , Associazione di volontariato con sede in Brusnengo che ha come scopo una accoglienza diurna di persone in stato di fragilità. Verranno ospitate presso la nostra “Casa Speranza” adibendo per loro un locale con servizio cucina. Questa collaborazione è per noi importante perché rientra nelle finalità della Caritas parrocchiale e inoltre diverse di queste persone sono di Cossato.
-C’è la proposta di rendere continuativa la collaborazione con Fede e Luce, gruppo “Gelsomino” di Vallemosso che coinvolge con incontri periodici persone disabili e le loro famiglie. L’obbiettivo è quello di creare reti di amicizia e di solidarietà all’interno del tessuto sociale del nostro territorio e della comunità parrocchiale. Un prossimo incontro è previsto per domenica 16 giugno ore 14,30 > 16,30.
-Si realizzerà una collaborazione più intensa con “Vedo voci” (Associazione delle famiglie che hanno al loro interno persone non udenti) , hanno chiesto di trasferire il loro doposcuola da noi e di integrare sempre di più i loro ragazzi nel nostro oratorio.
-Anche l’Associazione “HIKIKOMORI ITALIA” Associazione Onlus di genitori di adolescenti e giovani, che si isolano dalla società, vivendo nella solitudine della propria camera, hanno chiesto di poter incontrarsi da noi periodicamente alla domenica mattina.
-L’alloggio della Picchetta di via Martiri della Liberta 517, lasciato libero da una signora che ha ottenuto la casa popolare e che si aveva intenzione di vendere, verrà riordinato e non più venduto (per mancanza di acquirenti). Si continuerà ad usarlo per venire incontro ad esigenze abitative.
Lavori – Si sono ottenuti tutti i permessi per costruire la tettoia (finalmente). Essa costerà molto (circa 55.000,- euro) che dovremo cercare di reperirli con offerte e con iniziative varie: torte, pranzi ecc. -Si vuole anche sistemare l’illuminazione del viale oratorio-chiesa . Ci si è già messi d’accordo con l’elettricista .
-Gli animatori hanno sistemato la casa di Trausella tinteggiando l’esterno della casa, prima dei campeggi cambieranno il linoleum delle stanze ragazzi e tinteggeranno il locale veranda per garantire una giusta accoglienza ai ragazzi.
-Verranno sostituite le grandi porte del campo di calcio con due più piccole e si segnerà un campo da calcetto.
-Il trattorino taglia erba della parrocchia si è rotto, dato che i ricambi non sono più in commercio si è in attesa di reperire pezzi di recupero. Nel frattempo si chiede a persone molto generose di imprestarci il loro per tagliare l’erba che comunque cresce.
-Si chiamerà l’impresa Canella Servizi per pulire i tubi dello scolo delle acque del piazzale davanti l’oratorio. Attualmente quando piove in modo abbondante l’acqua stenta a defluire.
-Si vuole cambiare la cucina e si incarica i signori Rodolfo e Giuseppe di vedere delle occasioni di un buon usato (nuova costa troppo).
-C’è necessità di avere più volontari per la pulizia della chiesa.
CAEP (Consiglio Affari Economici Parrocchiali) -Deve essere rinnovato. E’ importante che ci sia un rappresentante dell’oratorio oltre Gianni; si chiederà a chi c’è già se vuole continuare questo servizio.
Doposcuola
Siamo giunti al termine del servizio “doposcuola” presso la parrocchia di Gesù nostra Speranza. Sono stati 7 mesi molto belli in cui si sono intrecciate tante realtà, come l’esperienza delle ex insegnanti, la voglia di aiutare da parte dei volontari delle superiori, gli incontri con una educatrice, la storia degli stessi ragazzi delle elementari e delle medie che hanno partecipato per essere aiutati con i compiti.
Oltre che ad aiutare nello svolgimento dei compiti, abbiamo provato a creare una relazione con ognuno dei ragazzi, con lo scopo di spronarli a porsi in modo diverso nei confronti della scuola.
È un servizio che ha portato molti frutti, quest’anno abbiamo avuto più di 35 ragazzi tra le elementari e le medie con il supporto di 14 volontarie.
Vi auguriamo buone vacanze… che siano per riposare ma non solo…!
Serena D.
Corso fidanzati
Lo si chiama sempre così, anche se in realtà è un “corso di preparazione al matrimonio cristiano”.
Anche quest’anno si è svolto presso la parrocchia della Speranza con una partecipazione di dodici coppie che, chi prima chi dopo, entro l’autunno si sposeranno con rito cattolico.
Gli incontri sono mirati al significato del sacramento del matrimonio cristiano, alla riflessione sulla potenza dell’amore, che non è sentimento ma volontà libera di stare con l’altro, e alla comprensione della presenza di Dio nel legame coniugale.
Quasi tutte le coppie arrivano da esperienze più o meno lunghe di convivenza, qualcuna ha anche già figli, qualcuna arriva al matrimonio in un momento della vita in cui non è più giovane.
Ogni volta, nel partecipare, mi interrogo sul mistero della relazione di coppia e di famiglia. Che bello vedere persone (giovani e non solo) decise a compiere un passo così importante. Viene da pensare immancabilmente a quando l’entusiasmo cederà il posto alla quotidianità, e a quando in quella quotidianità serena e amorevole entreranno i nervosismi, le stanchezze, le ripicche, le liti.
La coppia e la famiglia sono beni preziosi da accudire e curare. Non basta piantare un seme e lasciar che cresca da solo nella combinazione degli eventi della vita. Serve annaffiare la pianta, strappare le foglie secche, potare i rami di troppo, a volte concimare per rendere rigogliosa la crescita.
Troppe volte assistiamo a coppie che gettano la spugna. Certo, nei volti dei ventiquattro futuri sposi presenti al corso la possibilità non era nemmeno contemplata, eppure, per tutti, le difficoltà arrivano e a volte degenerano e fratturano.
Viene da chiedersi come possiamo, come comunità sociale e cristiana, agire per aiutare le coppie e la famiglia, la nostra e le altre, a cercare nei limiti del possibile di vivere bene l’amore coniugale, con appagamento e serenità, in un momento storico in cui la società, forse come non mai, non difende più la stabilità della coppia.
Teresa
Sarebbe bello costituire in parrocchia un gruppo per aiutarsi a vivere la relazione tra i coniugi, approfondendo il significato dell’ amore alla luce del Vangelo.
Pellegrinaggio parrocchiale
Davvero un bel pellegrinaggio vissuto con intensità e con il calore dell’amicizia! Da lunedì 20 maggio a giovedì 23, sotto la guida del signor Rodolfo, 43 persone della nostra parrocchia con qualcuno di Mottalciata e qualche amico esterno, ci si è recati da Santa Rita (a Cascia, visitando anche Roccaporena), e da Francesco ad Assisi, (visitando la Porziuncola, la Basilica di San Francesco, di Santa Chiara , di San Damiano e le Carceri). L’incontro con questi tre Santi, Santa Rita, Santa Chiara e San Francesco, è stato possibile attraverso l’incontro con frati e suore che ci hanno descritto non solo i luoghi visitati, gli avvenimenti della vita dei santi, ma anche la loro attualità per noi oggi.
Eravamo ospiti a “Casa frate Jacopa” ad Assisi tenuta dalle Alcantarine, dove è responsabile la nostra” Suor Elena”. Davvero una ospitalità semplice, bella, buona e con il calore dell’amicizia. Una esperienza da “ripetere” a detta di tutti.
Prima comunione domenica 19 maggio
Prima comunione, davvero una tappa bella per i nostri bambini. Grazie alla catechista e agli animatori che hanno saputo coinvolgere i bambini in un cammino di catechismo, vissuto davvero con grande passione. Ecco l’intervento di Clarissa. “Ripensando a quest’anno ci passano per la mente tanti ricordi. rincorrervi per riuscire ad iniziare, giocare assieme, cercare un modo per farvi stare attenti (che forse non abbiamo ancora trovato), le nostre vocine poco soavi intente ad imparare il canto guida e la chitarra che inizialmente non ci aiutava… Poi è arrivato il fatidico momento del ritiro ad Oropa… ritiro in cui all’inizio, lo ammettiamo, avevamo voglia di scappare, ma che poi è diventato qualcosa di veramente speciale, rotolare insieme nel prato, le infinite partire a palla fantasma che non vi stancano mai e tutto grazie a voi. Voi che siete dei bambini veramente speciali e unici, capaci di strappare sempre un sorriso, in qualsiasi momento. Che bello, che bello aver avuto la possibilità di vivere questi momenti insieme ed essere arrivati fino a qui”.
Jean Vanier un profeta del nostro tempo
Si è spento tra la notte di domenica 7 maggio e lunedì 8 dopo mesi di malattia Jean Vanier , fondatore de ‘l’ARCHE’ , comunità di accoglienza per persone con disabilità. Nasce a Ginevra il settembre 1928, figlio di un governatore generale del Canada. Da giovane è stato ufficiale di marina, ma nel 1950, attratto dal Vangelo, rinuncia alla carriera militare e inizia a studiare teologia e filosofia. Insegna poi all’università di Toronto, ma abbandona presto anche la carriera universitaria. Scopre la sua vocazione incontrando Cristo nelle persone più deboli ed abbandonate, nel 1964 fonda l’ARCHE con alcuni amici e due persone portatrici di handicap mentale. “noi costruiamo delle piccole comunità cristiane ben povere sotto certi aspetti, in cui la sofferenza e le gioie sono frammiste in modo sorprendente , le nostre comunità sono ben lontane dall’essere perfette. Siamo solo uomini e donne che cercano di vivere una vita comunitaria, di seguire Gesù e di accogliere chi è ferito. Non vogliamo fare qualcosa per lui, ma vivere con Lui, diventare suo fratello, sua sorella, camminare e crescere con Lui.” (Da libro “La comunità che accoglie i rifiutati”).
Nel 1971 contribuisce alla nascita del movimento FOI et LUMIERE (FEDE e LUCE) movimento sorto con l’intento di sottrarre le famiglie alla tentazione di isolarsi e pian piano aiutarle a scoprire che il figlio più fragile può essere fonte di solidarietà e di unione con gli altri. L’ ARCA diventa una costellazione di 150 comunità, in una quarantina di paesi che fanno scoprire come il Vangelo sia veramente buona notizia per i poveri. “Ogni uomo è una storia sacra” – scrive – “l’età della vita, le ferite dell’infanzia, le paure che rimangono in ciascuno, le barriere che ci separano dagli altri con la forza dell’amore diventano vie di guarigione”. Accogliersi reciprocamente accogliere le debolezze dell’altro e accettare le nostre ci fa crescere in umanità, si scopre la misteriosa forza della debolezza e ci rende più umili e più universali, aperti a tutti, ci fa gustare la gioia di appartenere a questa umanità così fragile e così bella. Jean Vanier attraverso la sua esperienza ed i suoi scritti è davvero un profeta nei nostri tempi.