Commento al vangelo della III° Domenica di avvento

LA NOTTE OSCURA DEL BATTISTA
a cura di Wilma Chasseur

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Le prime due domeniche di Avvento ci parlano della venuta ultima di Gesù la Parusia, mentre le ultime due ci preparano alla Sua venuta storica nell’Incarnazione. E sia la parola “avvento”  che “parusia” esistevano già. Avvento, dal latino adventus, celebrava l’incoronazione dell’imperatore. E parusia significava la visita del re a una determinata città. Ciò apportava migliorie, come l’aggiustamento delle strade, e la città riceveva privilegi dal Sovrano.

 

  • Il Battista dubbioso?

 

Nel Vangelo di oggi vediamo un Giovanni Battista dubbioso , in piena crisi. E’ in carcere, luogo oscuro e angoscioso, che fa piombare nella notte oscura anche il suo spirito. Dopo aver riconosciuto in Gesù l’agnello di Dio , ora manda a chiedere se sia Lui quell’agnello. Crisi di certezze nella mente di Giovanni: si affollano gli interrogativi :avrò sbagliato tutto, non sarà Lui l’atteso da Israele,chi dobbiamo aspettare? E manda i suoi discepoli a chiederGlielo. Perché il Battista era un grande maestro che aveva dei discepoli, ma anche le folle andavano ad interrogarlo: soldati, farisei e sadducei e andavano in fila a farsi battezzare da lui al fiume Giordano. Ma ora è proprio lui che interroga e si interroga. Sarà Lui il Messia o no? Perché questo dubbio dopo che l’aveva già riconosciuto? E che lui stesso aveva rifiutato il titolo di messia che gli avevano già quasi attribuito, indicando Gesù come Messia. E aspetta la risposta  che arriva precisa:” Andate a dire a Giovanni ciò che vedete: i ciechi vedono, i sordi odono, i lebbrosi sono guariti, i morti risuscitano …”

Forse il Battista era tributario anche lui della mentalità ebraica secondo cui il Messia doveva essere il forte, il potente che faceva piazza pulita del nemico e liberava Israele dal giogo romano.

 

  • Quale Messia?

 

Davanti a questo Gesù mite e compassionevole, mentre aspettava il potente con tanto di eserciti, Giovanni si sarà detto: o è sbagliata l’attesa, o non è lui l’atteso. E invece era sbagliata la concezione messianica: Gesù non era venuto con eserciti per mandare a casa l’invasore romano , ma per scacciare il nemico ben più pericoloso , il maligno che portava la perdizione eterna.

La risposta di Gesù verte sul terreno delle opere, non delle parole :” andate a dirgli. I ciechi vedono ecc. e termina con:” e beati coloro che non trovano in Me motivo di scandalo.”cioè pietra d’inciampo. Come dire” Giovanni attento a non inciampare a causa di questa nuova immagine

che non corrisponde a quella che ti aspetti”. Deve accettare questo metodo umile e quasi fallimentare di un messia che non alzerà la voce e non spegnerà lo stoppino smorto. Anche Giovanni deve fare un cammino di fede e credere nel messia umile e compassionevole piuttosto che in quello vigoroso con in mano il ventilabro.

Dopo tutto ciò vediamo Gesù che elogia il Battista definendolo più che un profeta ,anzi il più grande tra i figli di donna. Diceva il cardinal Newman: “ Vivere è cambiare, ed essere perfetti è aver cambiato spesso”.  Proprio come ha dovuto fare il Battista.

 

Wilma CHASSEUR

 

 

 

Domande

 

  • Chi si deve rallegrare?
  • Perché?
  • Cosa bisogna dire agli smarriti di cuore?

 

 

 

Vitamina spirituale

 

Scopri il rifugio del Signore

 

“ Fuggiamo di qui. Anche se sei trattenuto dal corpo, puoi fuggire con l’anima; puoi essere qui e rimanere presso il Signore se , con l’anima, ti rifugi in lui”. (Sant’Ambrogio)