JOBEL n° 9 * Settembre 2018 *

Il suono della Speranza
Foglio di informazione della Parrocchia di Gesù Nostra Speranza

Carissimisi riparte! La novità per la  nostra Chiesa Diocesana è la nomina a Vescovo di Biella di   don Farinella Roberto, parroco della parrocchia del Duomo di Ivrea.  Sarà ordinato Vescovo sabato 29 settembre alle ore 10 presso il Duomo di Ivrea. Lo accoglieremo in Diocesi il  14 ottobre  pomeriggio alle ore 15 davanti alla Cattedrale di Biella, con il cuore aperto e la volontà di camminare con lui  ricercando le strade sulle quali il Signore ci vuole condurre. Al Vescovo Mana esprimiamo una grande riconoscenza per il suo servizio episcopale vissuto davvero con  impegno e generosità  e  per l’attenzione che ha avuto per la nostra comunità.  Tutta la Diocesi parteciperà alla celebrazione Eucaristica di commiato del Vescovo Gabriele domenica 30 settembre ad Oropa, partendo in processione alle ore 14,30 davanti alla Basilica antica verso il piazzale della Basilica superiore per partecipare all’Eucarestia.  Stabiliremo in seguito una domenica dove lo inviteremo a venire tra noi per ringraziarlo  ed esprimergli  il nostro affetto.

L’esperienza dell’oratorio estivo e dei campeggi è stata davvero positiva (hanno partecipato al campeggio o all’oratorio estivo o a tutti e due 280 ragazzi animati da circa 60 animatori). Rappresenta un ulteriore passo in avanti del cammino con i ragazzi ed i giovani che la parrocchia sta conducendo. Ora si continuerà attraverso il catechismo e l’oratorio. Va però detto con franchezza che  ciò che vale per i giovani ed i ragazzi vale anche per noi adulti. Le proposte evangeliche di fraternità e di solidarietà devono orientare le scelte delle famiglie, dei papà delle mamme, dei nonni…

Chiediamo questo prima di tutto con la preghiera , vero  momento di ascolto ed orientamento, luogo in cui mettiamo il nostro  cuore nelle mani di Dio. Buon mese di settembre!

                                                                                                                      Don Alberto

 

Vale la pena!!!

Penso che l’esperienza estiva con i ragazzi sia stata molto positiva!

     Qualcuno mi ha fatto notare che erano troppo pochi gli adulti e che si impegnava troppo gli adolescenti nel seguire i ragazzi e i bambini. Indubbiamente il numero degli adulti non era grande anche se erano molto di più di quelli che si vedevano sul campo, ma stavano dietro le quinte perché l’insieme dell’iniziativa potesse ben realizzarsi, presenza discreta ma tutt’altro che formale.   Evidenzio qui un aspetto che a mio avviso è un punto di qualità  rendere protagonisti  i giovani delle scuole medie superiori al servizio dei più giovani di loro.  Questo fa acquisire  senso di responsabilità e determinazione nell’impegno, (che è stato molto generoso). Il legame poi che si crea tra i bambini e i ragazzi e gli animatori ha  una valenza educativa importante:   si sviluppa un feeling di attenzione e di affetto reciproco che permette di vivere  bene lo stare insieme.  Indubbiamente ogni tanto avveniva qualche sbavatura quasi sempre corretta  lungo il cammino e nelle verifiche che ogni sera si tenevano.

     Una mamma mi ha mandato dire che non era giusto che anche gli animatori pagassero Ondaland, anzi diversi pensano che chi fa l’animatore dovrebbe avere un compenso. Una logica che scorre secondo il pensiero comune ma che come comunità cristiana e come oratorio vogliamo superare.  Mettersi al servizio gli uni dagli altri, impegnarsi per organizzare, stare con i ragazzi con spirito  educativo è prima di tutto un grande valore,  qualcosa che ci fa crescere dentro, qualcosa per cui vale spendere quello che siamo. Il ritorno è su  una  dimensione  più profonda.  La gratuità, cioè fare il bene perché è bene, donare gratuitamente per costruire amicizia , fraternità, allarga il cuore e la mente e fa diventare adulti responsabili.

Inoltre, l’impegno gratuito degli animatori, delle cuoche, dei “merendero” ,  permette di tenere molto basse le quote di iscrizione, di accogliere chi ha difficoltà economiche,  di accogliere tutti…

A proposito riporto qui alcuni pensieri  di una lettera che gli animatori dell’oratorio di Mottalciata hanno scritto coralmente  ai genitori dei ragazzi:

“Caro genitore… sono quel ragazzo a cui hai lasciato timoroso nelle sue mani il tuo bambino…ho visto che mi guardavi preoccupato, forse per la mia giovane età, per il mio taglio di capelli… immagino che ti sarai chiesto perché un ragazzo della mia età passi le sue ore estive gratuitamente con tuo figlio. In questi giorni ascolto alla radio una canzone che  dice “vale la pena mi amor”, ti voglio allora dire perché vale la pena passare la mia estate in oratorio !

Qualcuno mi sta insegnando che donare il mio tempo per gli altri, specialmente per i più piccoli,  mi può rendere felice… ho scoperto che è vero! Quando riesco far sorridere tuo figlio, quando al mattino lo vedo corrermi  incontro insieme agli altri, quando riesco far ballare i bambini più rigidi nei bans scatenati, quando li consolo per una caduta o un gioco in cui non hanno vinto, quando mi vedono come un punto di riferimento, proprio me che in casa sono considerato ancora il “piccolo”… non sai quanto valga la pena! … mi sembra che il mio cuore cresca un po’ di più!  Quando il mio coordinatore mi affida la responsabilità della conduzione di un gioco, delle scenografie oppure di preparare il laboratorio, sento che vede il mio talento, che mi considera capace di crescere, quando il don ci ringrazia a nome di tutti i bambini e i genitori e poi ci dice che siamo tanto amati ed è orgoglioso di noi, ne vale la pena! Quando condivido questo servizio con i miei amici, si a volte litighiamo, ma più spesso siamo una grande squadra, ci abbracciamo, scherziamo: non sai quanto ne valga la pena. Ti prego non ti arrabbiare quando tuo figlio torna con la maglietta tutta sporca … non essere preoccupato delle sbucciature, dei graffi, sono il segno di un guerriero felice… fidati che voglio bene a tuo figlio…vale la pena … vale la pena ad incrociare il tuo sguardo a fine oratorio estivo!

 

Un campeggio importante

E’ ormai passato più di un mese dai campeggi a Trausella. Quest’anno abbiamo toccato, nei 5 turni, le 150 iscrizioni, numero che continua ad aumentare negli anni.

Scontato dire che ognuno a suo modo abbia portato i suoi frutti e che sia bambini e ragazzi che animatori e responsabili siano tornati molto contenti dall’esperienza.

In particolare quest’anno,  Manny ed io, siamo stati i responsabili del turno di 1° media, che contava la bellezza di 42 iscritti. E’ stato il nostro primo anno da “grandi”: è stata un’esperienza nuova, impegnativa, ma che ci ha messo alla prova e ci ha certamente cresciuti in responsabilità e attenzione verso gli altri. Sicuramente mi sento di dire un grosso GRAZIE per la fiducia va ai genitori, che ci hanno affidato i ragazzi ma ancora di più a don Alberto.

La settimana è stata scandita da ritmi abbastanza sostenuti: sveglia alle 7.00 e si parte. E poi passeggiate, giochi, attività manuali, tornei… e l’immancabile  “guardie e ladri”  alla sera. Senza dimenticarci della preghiera, al mattino e prima della buonanotte, dove cercavamo di ragionare, con il Vangelo e le parole di persone come Papa Francesco, su dei temi. Temi sui quali poi si discuteva durante la giornata nel momento della “condivisione”, dove ognuno poteva dire la sua su pensieri e idee che aveva in mente.

Un altro grazie va ai cuochi, Maurizio e Paolo, che con la loro super cucina e la loro elasticità nello star dietro alle nostre esigenze hanno fatto la differenza, e agli animatori per l’ottimo lavoro sia di organizzazione che con i ragazzi.

Penso, in conclusione, che il campeggio sia stato una bella esperienza per tutti.

Spero davvero che riusciremo a portarci anche in oratorio il bel clima che si respirava.

Mik

 

Incontrare l’Africa con Benedetta e Francesco

Ogni anno partono dall’Italia e dall’Europa migliaia di giovani che vanno in Africa, in Sud America e in alcuni paesi dell’Asia con lo scopo di impegnarsi per alcuni mesi o per anni per accompagnare lo sviluppo umano della parte più povera e debole  di quelle popolazioni. Francesco e Benedetta sono due fra questi. Non fanno http:\\/\\/parrocchiasperanza.blog\\/wpa di straordinario questi ragazzi: con la loro attività ripagano solo in piccola parte i danni provocati dallo sfruttamento di quei territori, necessario per sostenere il modello di vita consumistico di società come la nostra.

In molte zone dell’Africa, del Sud America e dell’Asia le malattie e la morte causata dalla scarsa  nutrizione sono realtà concreta e visibile.

Benedetta e Francesco, sono ora in Karamoja, la regione più povera dell’Uganda dove operano con Africa Mission-C&D, l’organizzazione di Piacenza nata dall’impegno di Don Vittorio Pastori (più noto come Don Vittorione, morto nel 1994 dopo una vita spesa per l’Africa).

In Karamoja solo il 30% dei bambini va a scuola e il problema per gran parte della popolazione è avere il cibo almeno per un pasto al giorno e acqua a sufficienza per vivere.

Africa Mission è impegnata nel realizzare progetti per la costruzione di pozzi d’acqua, per sviluppare un’agricoltura compatibile con l’ambiente e le tradizioni culturali, per innalzare il livello d’istruzione e formare al lavoro, per svolgere azioni di protezione dei bambini dagli abusi e dalle condizioni di abbandono in cui molti vivono.

Nello slum di Kampala, la capitale dell’Uganda dalle mille contraddizioni, Africa Mission sostiene la gestione di una scuola costruita nella bidonville che sorge ai margini della grande discarica. La direzione della scuola è affidata a Lusagala Bosco. Scampato dal genocidio in Ruanda all’età di 8 anni Bosco, profugo in Uganda, grazie all’ incontro con un sacerdote comboniano ha avuto la possibilità di studiare. Ora ha scelto di impegnarsi per restituire quanto ha ricevuto avviando la scuola sopra citata. Nonostante il grande lavoro, la scuola ha ancora necessità di ampliarsi per poter offrire a ogni bambino dello slum la possibilità di frequentarla e assicurare a ciascuno quel pasto al giorno che è condizione necessaria per poter crescere.

Paolo e Paola G.

 

Dobbiamo allargare il fronte della solidarietà internazionale parrocchiale.  Benedetta ha fatto parte del gruppo Agesci presente in parrocchia. E’ doveroso  sostenere la sua presenza generosa in Africa.  L’ Operazione Restituzione, che idealmente vuole “restituire” al Terzo Mondo parte dei beni di cui la parrocchia  gode, ci  vede impegnati con il CUAMM-Medici con l’Africa, le missioni in America Latina dell’ Operazione Mato Grosso, aggiungeremo allora anche l’Uganda. Ne   parleremo al Consiglio Pastorale. Fra non molto partirà la nostra Beatrice Bertucci, (animatrice dell’oratorio) per andare un anno nelle missioni O.M.G. . Queste partenze  sono segni molto belli di  vivacità evangelica dei gruppi giovanili della parrocchia. A noi il dovere  di sostenere la generosità di questi giovani non solo con la preghiera ma anche con l’aiuto concreto e un frequente scambio d’informazione attraverso cui conosciamo più da vicino la realtà di quelle popolazioni. 

 

La Diocesi propone queste iniziative:

Le parrocchie distribuiranno delle “cartoline” perché ciascuno possa scrivere un particolare ricordo, una preghiera o un pensiero al Vescovo Gabriele. Queste cartoline  si riconsegneranno in parrocchia entro domenica 23 settembre e verranno consegnate a Monsignor Gabriele il 30 settembre ad Oropa durante l’Eucarestia di fine mandato.

Venerdì 5 ottobre  veglia di preghiera nelle zone pastorali per il Vescovo Roberto Farinella.