Il suono della Speranza
Foglio di informazione della Parrocchia di Gesù Nostra Speranza
Settembre 2017 n° 9
Carissimi, ho riletto gli articoli scritti nello stesso mese di settembre di alcuni anni precedenti, ciò che notavo è una grande somiglianza… segno indubbiamente della poca fantasia del parroco ma anche segno di una continuità degli indirizzi e di una costante positività dell’esperienza estiva con i ragazzi. Certo anche quest’anno l’estate con i ragazzi è andata bene! L’oratorio estivo ha visto molti iscritti, (201) e anche i 4 campeggi sono stati partecipati, 123 ragazzi, divisi per età, sono saliti a Trausella. Soprattutto il clima di allegria e di amicizia guidato da un impegno davvero grande dai nostri animatori (51 tra giovani e adolescenti) hanno permesso un esperienza davvero ricca e formativa. Ringraziamo il Signore! In seguito durante l’estate gli animatori hanno partecipato a diverse esperienze formative come Route e campi di lavoro. Si sono poi incontrati in un week end il 26-27 agosto per impostare l’oratorio ed il loro percorso di gruppo.
C’è continuità nell’impegno che la nostra comunità ha nel campo della solidarietà, costruendo sempre più articolate modalità di vicinanza, di amicizia e di aiuto. Una sfida particolare che oggi viviamo in Italia e in Europa è l’affluenza di africani. Anche nel nostro territorio sono presenti e occorre guardarli con gli occhi di Gesù, riconoscendo in loro dei nostri fratelli; delle persone infinitamente amate da Dio, bisognose di trovare gli aiuti e le possibilità per realizzare un progetto di vita dignitoso e costruttivo.
Altra continuità, almeno nella nei desideri (non sempre nella riuscita) è la diffusione nel territorio di quello che chiamiamo “cellule di evangelizzazione”, cioè piccole comunità che si incontrano settimanalmente per pregare attorno alla Parola di Dio e vivono più intensamente relazioni di amicizia e di solidarietà. Quest’anno si vorrà mirare al coinvolgimento più attivo dei genitori dei ragazzi che frequentano il catechismo e degli animatori, per costruire una vera comunità educante.
Compito fondamentale e di sempre di una comunità cristiana è quello di aiutare a pregare: attraverso la preghiera si aprono spazi importanti per la presenza di Dio nella nostra vita personale e comunitaria e si comprende la Sua volontà. Uniti nella preghiera e nell’amicizia si costituisce il cuore di una comunità cristiana. Anche chi è ammalato, chi è molto avanti negli anni, impossibilitato a dare un contributo operativo ha un compito davvero importante nel nostro cammino, anzi è il più importante. Chiediamo allo spirito di Dio che continui a guidarci.
Buon cammino 2017/2018 ! don Alberto
Siate sempre lieti nel Signore. Ve lo ripeto, siate lieti (Fil 4,4)!
Con queste parole si è aperto l’incontro della zona pastorale cossatese la sera di mercoledì 7 giugno presso la Parrocchia San Defendente in Ronco di Cossato. Importante ritrovarsi dopo l’Assemblea Diocesana del 18 febbraio dove ci si era riuniti col Vescovo Gabriele per pregare e riflettere insieme sui seguenti punti: una Chiesa che è esperienza di gioia, una Chiesa che è comunione missionaria, una Chiesa che è povera per i poveri e una Chiesa che è esperienza di misericordia. Della nostra parrocchia erano presenti: Stefano e Rossana, Corrado e Paolo. L’incontro è stato coordinato da don Genesio Tarasco vicario zonale. Dopo aver svolto un momento di conoscenza reciproca, si è pensato a come strutturare un Consiglio zonale sentendo vari pareri di laici e preti. E’ emerso il bisogno di ritrovarsi dopo l’estate per affrontare come “Chiesa in uscita” le varie tematiche attuali che noi viviamo nella famiglia, nel lavoro, nella società. L’urgenza sta nell’accoglienza dei poveri, degli immigrati, dei fedeli separati e di un maggior coinvolgimento dei laici in Parrocchia. Il principale tema dell’incontro ha avuto come obiettivo la condivisione del progetto pastorale per il prossimo anno alla luce della sintesi dei lavori e del messaggio finale dell’Assemblea diocesana. Dalla Diocesi sono emerse le seguenti proposte: L’Ufficio Famiglia e il servizio di Pastorale Giovanile propongono: –Indovina chi viene a cena!” Le famiglie invitano i giovani a cena sabato 23 settembre, vigilia della giornata di apertura dell’anno pastorale, per favorire un incontro tra giovani e famiglie – un pellegrinaggio in primavera a Oropa dal tema: il Magnificat degli sposi”. Per i partecipanti ai percorsi di preparazione alle nozze.
L’Ufficio Famiglia e l’Ufficio Liturgico fanno tre proposte:
la prima riguarda la preghiera in casa tra famiglie o vicini di casa accogliendo una statuetta della Madonna che sarà in pellegrinaggio per la Diocesi a partire dall’8 dicembre. Questa vuol essere un’esperienza bella, gioiosa e comunitaria di accoglienza e di preghiera.
La seconda l’offerta di sussidi di preghiera nei tempi di Avvento e Quaresima e riflessioni sul dialogo e sul perdono in famiglia.
La terza proposta è di incontri per Zone sulla liturgia e sul matrimonio.
Stefano e Rossana
Dall’Associazione “La Speranza”
-E’ stato approvato dalla nostra Associazione il nuovo Statuto che riconferma quello precedente, adeguandolo però allo sviluppo che in questi anni ha vissuto in particolare verso l’ospitalità di donne straniere ed in difficoltà e uniformandolo alle norme giuridiche che attualmente regolano le Associazioni ONLUS (senza scopo di lucro).
-Si è accolta la richiesta dell’Associazione “Le rive rosse” di trasferire la loro sede operativa presso la nostra casa di accoglienza. “Le rive rosse” sono un’Associazione che ha lo scopo di aiutare adulti down e le loro famiglie intrattenendoli per alcuni giorni la settimana e organizzando laboratori, lavori, ecc… La maggior parte di queste persone sono di Cossato per cui per loro sarebbe molto più comodo trasferirsi nella nostra cittadina. In casa Speranza ci sarebbe poi l’opportunità di individuare alcuni laboratori in sinergia con “Le rive rosse” come quello del riassesto abiti usati o della collaborazione al “mercatino”. Presidente di questa Associazione è il signor Ducco Marco, che già da molto tempo collabora con la parrocchia e l’Associazione.
– Insieme all’Associazione “Mondi senza frontiere” che si cura di aiutare i giovani africani giunti profughi da noi si sta pensando di ampliare il servizio di accoglienza per chi è senza casa e non è più tutelato dal Ministero degli Interni. Per questo cerchiamo un nuovo alloggio.
C’è davvero l’esigenza di ampliare questo servizio per giovani stranieri soprattutto prima del prossimo autunno-inverno. Elide
Da Trausella: quarto campeggio…
Ti svegliamo prima delle 8 e spesso con modi poco graziosi, subito un po’ di ginnastica o peggio un paio di balli, poi colazione, niente biscotti, cinque minuti per lavare i denti e si incomincia subito con i lavori, si puliscono le stanze , i bagni e bisogna fare pure la cucina , ti facciamo pregare mattino, sera e prima di tutti i pasti, non ti facciamo usare il tuo caro telefono e durante il giorno non è consentito sostare in stanza.
Facciamo lunghe camminate noiose, con qualsiasi condizione meteorologica, dopo un panino (2, 3 a volte 4 )si gioca: no alla play ma guardia ladri, assalto al castello, bandierina , a volte consentiamo qualche tiro a calcio o pallavolo ma non molto perché non sono giochi che coinvolgono tutti , ti abbiamo spiegato delle regole e se le trasgredisci ti puniamo, eppure caro amico quest’anno a malincuore abbiamo dovuto dirti “spiacenti non c’è più posto” mentre ci supplichi a trovare una qualsiasi soluzione.
Concludo con il tono ironico e chiudo la mia riflessione sui campeggi a Trausella 2017, dicendo che per me è stato bello vedere con quanta dedizione cuoche, animatori, responsabili e tutto uno staff che da dietro le quinte gestisce tutta la logistica, rifornimento dispensa, bombole gas, fossa settica, caldaia ecc.., Task Force operativa nelle 24 ore, per tutti i giorni dei campeggi, organizzazione che non ha niente da invidiare al mondo imprenditoriale.
Allora possiamo dire che anche quest’anno la SPE ( così la chiamano i ragazzi) ha fatto impresa, producendo sorrisi, occasioni di preghiera , occasioni per ascoltare e per essere ascoltati, grazie Signore per il “si” di tante persone , grazie perché nonostante i nostri difetti hai scelto di fare impresa alla SPE, ti preghiamo di non dislocare perché abbiamo ancora tanto bisogno di te.
Paolo
Abbraccio finale
Sulla mia esperienza al centro estivo di Trausella, più che un articolo sul giornalino della parrocchia potrei scriverci un poemetto intero, ma ripromettendomi di soffermarmi più in là in qualche dettaglio per volta, racconterò in maniera più generica di come sia stato piacevole fare il cuoco per i ragazzi e gli animatori per due settimane. Gli animatori si sono dimostrati instancabili, svegli e preparati a qualsiasi evenienza, come i nubifragi che soprattutto la seconda settimana si sono abbattuti in Valchiusella. A tema “tartarughe ninja” o a tema “Cars”, ho visto dalla mia prospettiva di cuoco, decine di bambini interagire fra di loro e con il programma che per loro era stato preparato, giocare insieme, litigare, far pace, scriversi lettere ora di amicizia ora di infuocate dichiarazioni d’amore, litigare di nuovo, poi pregare insieme e cantare, giocare fino allo sfinimento e poi presentarsi in tavola con una fame da far invidia a un reggimento di boscaioli, e dopo mangiato osservarli mentre rigovernavano la cucina alla maniera dei ragazzi, sotto l’occhio vigile di Chiara la prima settimana, e Maurizio e Lorella la seconda, che sono stati di impagabile aiuto. E lo spirito era quello giusto, quello di cooperazione in un attività importante e essenziale, in gergo ‘media free’, cioè niente tv, cellulari, Ipod e tutto quello che poteva distrarli, per ottenere il massimo risultato in una settimana conviviale. Ho parlato con tanti ragazzi, alcuni mi hanno lasciato a bocca aperta, saggi come fossero adulti, altri li ho visti cambiare nei giorni, grazie ad attività che a casa giocoforza non faranno mai e non in così larga comitiva. E il loro abbraccio finale, quando da orso quale sono cercavo di scappare via alla chetichella, mi ha detto che almeno il mio lavoro, quello del cuoco, son riuscito a farlo bene. Grazie a tutti, per questa esperienza che mi ha migliorato e che spero di ripetere. Ruben
Inside out… oratorio estivo 2017
5 le settimane di oratorio estivo
5 i temi trattati, ispirati al film Disney INSIDE OUT… Le emozioni di gioia, paura, rabbia, disgusto, tristezza
5 gite (ma quanto è stata bella la battaglia di pigne a Gressoney?!… altro che Ondaland!!!)
5 piscine (persino sotto la pioggia…)
5 attività di carità (e il lavoro in vigna? Tanta roba!)
Un sacco di laboratori nuovi… (chi non ha almeno un braccialetto di corda o una lavagnetta o un quadretto con i chiodini alzi la mano! …e l’interminabile mongolfiera?!)
Una svalangata di giochi (in vetta alle classifiche di gradimento: la rampa con scivolo dei giochi d’acqua della prima settimana e, azzarderei tanto per vantarmi, anche Angeli e Demoni dell’ultima)
Quintali di pasta, sugo, pane, Nutella, marmellata e prosciutto… Tanta buona volontà delle instancabili cuoche
32 metri di tavolo apparecchiato ogni mezzogiorno
201 bambini hanno frequentato complessivamente l’oratorio estivo
105 la media dei bambini presenti ad ogni settimana
51 la carica degli animatori che si sono susseguiti per la realizzazione delle settimane, molti dei quali presenti tutti i giorni (quanto impegno… e quanta gioia e soddisfazione… e sonno, a dirla tutta!)
E poi… le riflessioni, le scenette, le preghiere, i compiti, i canti, gli urli, i bans (… oye, abre tus ojos, mira hacia arriba, disfruta las cosas buenas que tiene la vida…!), il tifo, lo spirito di squadra, le risate, i tornei… i bisticci…
E ora che si è concluso, con una piacevole e serena serata-spettacolo con i genitori, ci restano un po’ di nostalgia e la voglia di ricominciare con maggior slancio ed entusiasmo a settembre…
Vi aspettiamo, ragazzi! Silvia
Cresima un cammino che… speriamo continui
Il 9 luglio Teresa, Alessandro, Matilde, Davide, Mattia, Mattia, Francesco, Ilaria, Simone, Sebastiano, Sabrina, Marta, Davide, Enrico, Michael, Matteo e Samantha hanno ricevuto la Cresima.
Quest’anno io e Silvia abbiamo avuto la bella occasione di seguirli nel cammino verso questa tappa così importante. Essendo il primo anno con loro abbiamo dovuto partire dal conoscerli e farci conoscere, cosa fondamentale per creare un gruppo. Abbiamo fatto molte esperienze significative come le raccolte viveri, il pellegrinaggio ad Assisi, e in ultimo i due giorni di preparazione finale per la Cresima a Curino. Queste esperienze ci hanno legato molto e hanno sicuramente fatto riflettere i ragazzi sia sulla fede sia sull’importanza del dare il proprio tempo per chi ha più bisogno.
Ci auguriamo che il loro percorso in parrocchia e in oratorio possa continuare anche dopo la Cresima per cercare di concretizzare davvero il loro “si” del 9 luglio.
Michele
Davide e Diana… da S. Luis
Sposi nella nostra parrocchia il 10 giugno 2017 e partiti come viaggio di nozze per servire in una casa che ospita ragazzi portatori di handicap della O.M.G. in Perù, scrivono ad amici:
Viviamo con 17 ragazzi dai 6 ai 30 anni, tutti particolari, ma buoni e simpatici. Il problema più grande è la comunicazione di saluto.
La vita è molto tranquilla e semplice, tutti i giorni si fa qualcosa insieme, il martedì la pizza, mercoledì computer e ceramica, venerdì musica… tutto il resto del tempo è dietro orto, legna, animali e aiuto al povero.
Si fa anche lezione per imparare a leggere/scrivere. Hector, Isaù, Nin e Eloy sono molto intelligenti e mi correggono sullo spagnolo (Hector e Eloy) mentre Isaù capisce tutto anche se gli parlo in italiano però per rispondere usa una taibletta con numeri e lettere. Qualcuno invece non c’è proprio con la testa, ma sono tenerissimi e comunque sentono quando gli dedichi attenzioni o stai con loro perché dopo ti si avvicinano sempre.
Davide è stato conquistato da Victor il più piccolino! Un vero e proprio personaggio, fa morir dal ridere, Ha sei anni, ma ne dimostra tre… Non cammina e parla pochissimo…
Nicoletta e Daniela hanno detto che sapeva solo dire qualche parolaccia e una frase in quechua che vuol dire “fai schifo puzzone” (tutte imparate a casa ovviamente) che ancora oggi ripete nei momenti più disparati. Lui è stato trovato lasciato solo a casa con il maiale…
Prima era stato in coma qualche settimana a Chacas ed era stato dimesso ancora in coma perché senza speranza… Invece si è ripreso (con qualche problemino ovviamente)
Tutto quello che dobbiamo fare è stare con loro e dedicare loro qualche attenzione…
Per fortuna non siamo da soli, ma ci sono con noi Cecilia della Brianza che è qui da settembre 2016 e si ferma fino a gennaio e Richi un diacono peruviano…
Anche gli assistenti della casa sono molto bravi: fanno quasi tutti oratorio e gruppo.
Siamo molto contenti di essere qui!