JOBEL n° 5 mese di Maggio 2019

IL SUONO DELLA SPERANZA
Foglio di informazione della Parrocchia di gesù Nostra Speranza

MAGGIO 2019 N° 5

Carissimi,  tre sono le cose che caratterizzano il mese di maggio nella nostra parrocchia. Innanzi tutto la preghiera mariana del rosario.  Maria vera discepola di Gesù ci aiuta a seguire suo figlio nella vita quotidiana, nei nostri doveri e nella solidarietà con chi incontriamo sulla nostra strada. Alla Madonna, mamma che Gesù ci ha donato sulla croce, ci rivolgiamo nelle  difficoltà e necessità e lei ci prende per mano e ci sostiene. In questo mese ci invita anche a radunarci in diversi punti della nostra parrocchia chiedendoci  di pregare insieme a lei per le nostre famiglie. 

Il secondo avvenimento è la Prima Comunione, momento bello ed importante sia della vita delle famiglie che della parrocchia. Segna la partecipazione piena alla mensa del Signore dei suoi figli piccoli, ed è  anche un richiamo a tutti, famiglie e parrocchia, alla centralità del compito educativo.

Terzo avvenimento è il pellegrinaggio parrocchiale ad Assisi e a Cascia; non tutti possono partecipare ma chi vi parteciperà pregherà per tutti. Si va da San Francesco,  santo che ha ispirato alcune delle scelte pastorali della parrocchia e da Santa Rita, santa in cui migliaia di donne si sono riscontrate, avendo  in lei un esempio,  un conforto ed una grazia.

Si costruirà a maggio la tettoia nella zona ex campo da bocce, è  in previsione dell’estate ragazzi e serve ad avere uno spazio grande a protezione  dalla pioggia e dal sole cocente. Faccio appello alla generosità dei parrocchiani ed occorrerà anche fare qualche iniziativa per pagarne il costo. (più di 60.000,- €). Buon mese di maggio!                                                                                         don Alberto 

 

A fine maggio si terranno le elezioni sia comunali che europee. Il dovere morale e civile del  voto  segna la nostra partecipazione democratica alla vita del paese.  Il  cristiano nel voto sceglie chi secondo lui è in grado di operare meglio per il bene comune, in una visione dell’uomo e della comunità rispettosa della dignità di ogni persona umana.

 

Una domenica di FEDE E LUCE

Domenica 24 marzo, nel pomeriggio, la Speranza ha accolto la Comunità Gelsomino di Vallemosso, accompagnata da Don Mario Foglia Parrucin. La Comunità “Gelsomino”  appartiene al movimento internazionale Fede e Luce.

Fede e Luce è nata a Lourdes nella Pasqua del 1971 in occasione di un pellegrinaggio organizzato da Jean Vanier e Marie-Helene Mathieu a cui parteciparono 12.000 persone delle quali 4.000 con disabilità mentale, dopo il rifiuto l’anno precedente di accogliere Marie-Helene con i figli disabili in albergo. I pellegrini continuarono a riunirsi regolarmente  all’interno di comunità per vivere momenti di amicizia, di preghiera e di festa. Fede e Luce è sorta dunque con l’intento di sottrarre le famiglie alla tentazione di isolarsi e pian piano scoprire che proprio il loro figlio più fragile può essere fonte di solidarietà e unione con gli altri.

Una comunità Fede e Luce raggruppa circa 30 persone (bambini, adolescenti o adulti con fragilità intellettive, le loro famiglie e i loro amici, quando è possibile un sacerdote  o un seminarista ) che si riuniscono almeno una volta al mese per un incontro:

* di amicizia e condivisione,   * di festa,   * di celebrazione e preghiera.

Tra un incontro e l’altro i membri della comunità continuano a tessere legami personali, ritrovandosi anche per un fine settimana, un campo estivo o un pellegrinaggio. Fede e Luce è la proposta di un cammino di persone molto diverse fra loro che si fanno prossime le une alle altre, senza distinzione fra chi dà e chi riceve, perché tutti danno e ricevono allo stesso tempo.

L’incontro di domenica pomeriggio è stato animato da canti, danze, video, preghiere, letture animate del Vangelo, ma soprattutto dai sorrisi delle persone e dall’amicizia che è circolata in modo naturale e immediato tra tutti i partecipanti. L’incontro è terminato con una gustosa merenda preparata dal gruppo genitori. Che dire?

Speriamo che gli amici del Gelsomino tornino presto a trovarci.   

                                          Elena  G.

E’ in programma un altro incontro dove cercheremo di coinvolgere più persone della parrocchia: l’obbiettivo è quello di sviluppare rapporti di conoscenza  e di solidarietà tra la comunità e le famiglie con figli con qualche disabilità.

 

Fare silenzio non solo con la bocca, ma anche con il cuore

A inizio febbraio ho avuto la possibilità di “staccarmi” per tre giorni, dalla frenesia quotidiana e dalla tecnologia per partecipare ad uno dei famosi ritiri spirituali  organizzati dall’Operazione Mato Grosso. Siamo stati accolti, insieme ad altri 300 giovani, provenienti da varie città e regioni, in una grande casa a Campofontana, sulle montagne veronesi.

Le giornate erano pensate nei minimi dettagli: dopo una sveglia all’alba, ci recavamo in una cappella per la preghiera del mattino e dopo colazione iniziavano le Meditazioni.

Ognuno di noi aveva due quaderni, in uno ci facevano scrivere le meditazioni, le parole del P. Hugo (colui che ha iniziato questi ritiri), storie di persone che avevano regalato la loro vita ai poveri, nell’altro scrivevamo le nostre riflessioni.                                                

Era importante personalizzare questo quaderno e farne un’opera d’arte con pennarelli, matite e acquarelli!

Tutto, avveniva sempre restando in silenzio, così da non distrarci e riuscire ad ascoltarci dentro. Le domande delle meditazioni erano molto forti, ti obbligavano a fermarti, a fermare i pensieri e riflettere su quello che è effettivamente utile e quello che invece è superfluo.

Sono tornata a casa “rinata”, entusiasta e con il cuore più leggero.    

                                  Chiara S.

       

Prima Comunione

Il 19 maggio i bambini di quarta elementare si accosteranno alla prima comunione, un momento per loro molto importante che stiamo preparando da tempo.

Ad aiutarmi nel difficile ma bellissimo compito di catechista ci sono  Clarissa, Irene e Federico. Insieme a loro, abbiamo cercato di comunicare ai bambini  il nostro  rapporto con Gesù, di amicizia, fiducia e amore,  per fare in modo che anche per loro Gesù diventi  un amico, un fratello e non il personaggio  di una  favola oppure sulle nuvole. E’ un compito difficile perché ai bambini di oggi non si può  dare lezioni di religione e che accettino tutto senza ragionare o fare domande o paragoni con ciò che imparano a scuola in scienze o storia. I bambini hanno bisogno di capire cosa ci ha fatti innamorare di Gesù,  perché è così importante nella nostra vita e questo lo possiamo trasmettere solo con  l’esempio, solo dimostrando loro che il Vangelo è attuale ed possibile applicarlo nella vita di tutti i giorni.

Abbiamo parlato molto della figura di Gesù che è  in mezzo a noi e ci guida, ci aiuta, ci conforta, dobbiamo solo saperlo ascoltare, riuscire a vederlo in chi ci sta vicino.

All’inizio di questo percorso il nostro obbiettivo era quello di fare in modo che fossero i bambini stessi a desiderare di fare la prima comunione per avvicinarsi a Lui, a colui che ha dato la vita per noi, l’uomo che ci ha amati e ci ama infinitamente,  e speriamo di essere riusciti a far nascere in loro un interesse a proseguire questa conoscenza.

Il messaggio che vogliamo trasmettere in generale è che la prima comunione ha poco a che fare con bomboniere, confetti, pranzo e abiti eleganti che abitualmente accompagnano l’evento e che rischiano di  oscurarne il vero significato:  un grande dono d’amore, Gesù si offre completamente a noi attraverso l’Eucarestia.

Questo sacramento, come ha detto papa Francesco è  il sacramento dell’amore, i bambini aprono il loro cuore perché Gesù  prenda dimora dentro ad ognuno di loro per vivere il percorso di vita cristiana e  noi catechisti,  animatori e sacerdoti,  li accompagniamo,  ma  i ragazzi  hanno bisogno anche di sentire vicino  la famiglia,  per comprendere l’importanza di questo momento.  

Il sacramento che riceveranno rappresenta un passo  fondamentale nella vita di ognuno di loro per un autentico cammino di fede..  

                                                                                              Lorella

 

Estate alla SPE

L’estate si avvicina e anche quest’anno gli animatori sono pieni di entusiasmo e non vedono l’ora di cominciare!  Ma……. c’è aria di novità! Quest’anno l’oratorio estivo prevede solo tre settimane, dal 17 giugno al 5 luglio, dalle ore 8,30 alle ore 18.

Cosa faremo?  Giochi, canti, laboratori, gite e, per i più grandi esperienze di carità.

Anche il campeggio non  mancherà, ecco le date: 3° elementare dal 9 al 15 giugno a Curino (Bi);

4° elementare dal 7 al 13 luglio a Trausella (To); 5° elementare dal 9 al 15 giugno a Trausella (To) ;

1° media dal 7 al 13 luglio Curino (Bi);  2° media dal 14 al 20 luglio a Trausella (To); 3° media dal 30 giugno al 6 luglio a Trausella (To)   .

In particolare per i ragazzi  della 3°  media la settimana di campeggio è importante per prepararsi bene insieme a ricevere il Sacramento della Cresima.    

Il costo e cosa portare li trovati  sul volantino, se ancora non lo avete ricevuto chiedetelo agli animatori!!!  

Alle attività estive ci si può iscrivere nei giorni: mercoledì 8 maggio dalle ore 9 alle ore 12,30 e dalle ore 16,30 alle ore 19;

Sabato 11 maggio dalle ore 9,30 alle ore 12,30; mercoledì 15 maggio dalle ore 9 alle ore 12,30 e dalle ore 16,30 alle ore 19.

Ma ……. L’estate continua! Per i ragazzi più grandi si sta organizzando nel mese di luglio una Route di una settimana e per tutto agosto ci saranno campi di lavoro per i poveri con altri oratori d’Italia legati all’Operazione Mato Grosso. Quindi…..pronti e via…………!   

                  Marta    

 

Nella dichiarazione dei redditi consigliamo di indicare l’ 8 x mille alla Chiesa cattolica.

Chi non è tenuto a fare la dichiarazione, può andare in  Comune  portando il foglio della dichiarazione Unica 2019 (CUD) e faccia la scelta per la chiesa Cattolica.                     C’è anche la possibilità di devolvere il 5 x mille ad una Associazione onlus che vogliamo sostenere, segnando il codice fiscale della stessa sull’apposito riquadro.    Il codice dell’associazione “La Speranza”  è: 9 2 0 1 0 1 6 0 0 2 3                                   

 

Orto  delle medie

L’orto: lavoro manuale, sporcarsi le mani, un po’ di silenzio e semplicità, lavorare per i poveri….                                                                          Cosa c’è di meglio per cercare di metterci un po’ in gioco con i ragazzi delle medie?

Il gruppo di seconda e terza media (che si incontra circa due volte al mese) ha sempre avuto un’affluenza decisamente alta; è  un bel gruppo molto legato all’oratorio. Quindi dall’anno nuovo abbiamo sentito l’esigenza di creare l’occasione di avere un incontro settimanale per potersi vedere un po’ più spesso e far sì che si possa crescere come gruppo. E allora, sulle orme di oratori amici, abbiamo iniziato a sognare sull’orto.

Dopo mille idee condivise con il Don, abbiamo deciso di rimpicciolire il campo da calcio semi inutilizzato, farlo regolare per partite a 7 giocatori e recuperare lo spazio in avanzo per iniziare l’avventura.

Si cominciano i lavori sul  campo a  inizio marzo e da lì ci improvvisiamo muratori, fabbri e agricoltori per portare avanti i lavori più grossi.

Per sostenere le spese di orto e altre attività abbiamo messo in piedi una grossa lotteria e una raviolata,  entrambe andate molto bene.

E a fine marzo si comincia con le medie: tutte le settimane il martedì dalle 18.00 alle 21.00 si lavora, poi una partitella a calcio e cena insieme.

Una dozzina è il numero degli impavidi che stanno seguendo la nuova proposta. Siamo molto contenti, i ragazzi sono proprio in gamba, lavorare con loro e vedersi con più frequenza crea proprio un bel legame. Piano piano insieme a loro cerchiamo di imparare le nozioni base di qualche coltura (tanta voglia sì… ma sappiamo proprio poco!).

Per ora abbiamo piantato, soprattutto dai semi: taccole, spinaci, insalata, carciofi, zucche, zucchini, melanzane, angurie, meloni…

Speriamo davvero che da questo orto nasca qualcosa di bello, sia materialmente  coi prodotti, ma soprattutto un’avventura per i ragazzi delle medie.    

                                                     Mik

Preghiera in Quaresima

Arrivati alla fine della Quaresima ci guardiamo indietro ed è stato un periodo bello pieno.

Pieno di momenti belli, sia manuali, sia di preghiera e riflessione, anche con i ragazzi.

Tra questi  abbiamo voluto seguire una proposta di Marta che ci ha buttato lì un’idea: “Perché un mattino a settimana in Quaresima non facciamo la preghiera con i ragazzi delle medie?”

Dopo qualche sguardo molto perplesso e idee molto pessimistiche sulla buona riuscita, decidiamo di provarci. A riguardare ora penso proprio che avremmo fatto un grosso errore a star dietro alle nostre preoccupazioni.

Le mattinate sono funzionate così: alle 7.00 (con servizio taxi-animatore dalle 6.30) preghiera, colazione in casa parrocchiale e poi con macchine e pulmino tutti a scuola!

Nelle preghiere abbiamo toccato argomenti come la figura di Maria, il ringraziamento, il perdono, l’angelo custode, il canto; sia ascoltando che mettendosi in gioco in concreto con degli impegni per la settimana. I ragazzi sono stati dai 10 ai 15 ogni giovedì.

E’ stato proprio un bel momento, anche parlando coi ragazzi che, pur con un po’ di fatica nello svegliarsi presto, sono rimasti molto contenti.  
Incominciare la giornata con il Signore penso sia stato proprio un bel segno sia per i ragazzi che per noi.                                                                                                                                                                             E’ sicuramente per noi una bella “sveglia” per renderci conto che i ragazzi spesso sono più avanti delle nostre aspettative e idee: vale sempre la pena puntare un po’ più in alto. 

                      Rabba