JOBEL n° 5 Maggio 2018

Il suono della Speranza
Foglio di informazione della Parrocchia di Gesù Nostra Speranza

Maggio    2018  n° 5

Carissimi, il mese di maggio è caratterizzato dalla devozione a Maria e per la nostra comunità, dalle  Prime Comunioni. La devozione a Maria per noi cattolici è davvero  importante, ci insegna a seguire Gesù nella quotidianità e nella semplicità della vita. Maria  aiuta  a diventare discepoli,  servitori del “Regno” e  a vivere da  figli di Dio.  Dobbiamo lasciarci condurre da Maria e questo ci dona sicurezza, rende più spedito il cammino e ci fa pronunciare il nostro “si”  anche di fronte alle sorprese imprevedibili o nei momenti di smarrimento e di turbamento. In questo mese pregheremo il rosario nei vari cantoni della parrocchia. E’ davvero bello! Armonizza i rapporti di buon vicinato. La preghiera mette sentimenti di attenzione e disponibilità al servizio reciproco dentro le  relazioni quotidiane, ci fa  guardare in alto e guardare oltre, ne abbiamo assolutamente bisogno.   La preghiera del rosario  ci unisce  a Gesù insieme a Maria e  sarebbe davvero bello che diventasse preghiera quotidiana…

Le Prime Comunioni dei  bambini sono una festa attesa dalle  famiglie e dalla famiglia allargata che è la parrocchia. Richiama  tutti   ad avere attenzione educativa nei confronti dei bambini. Come insegna  Gesù, la società che rispecchia il Regno di Dio è quella che mette al centro i piccoli, i loro bisogni profondi, quelli di  essere aiutati a crescere, di avere un ambiente che li sappia avvolgere di affetto e di amore: “Preso un bambino lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro <chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me ma colui che mi ha mandato>” (Mc.9,16-17).  Guardando ai nostri bambini pensiamo anche ai tanti che sono nei campi profughi o in viaggi disperati, che subiscono  violenze e privazioni di ogni genere.  Mettere al centro i piccoli rende davvero più adulti e responsabili  tutti noi. Buon mese di maggio!                                                                                                                                                                                                                                                                    don Alberto

 

In ognuno di loro ho ritrovato un pezzo di me…

Domenica 6 maggio ci sarà l’Eucarestia di Prima Comunione dei nostri ragazzi. Sono stati seguiti con grande impegno, affetto e capacità da Monica,  Sara ed Emma. Un impegno importante  quello di far conoscere Gesù ai bambini e a farli sperimentare la vita di gruppo, inizio di un cammino di Chiesa. Un  grande grazie a loro e sentiamo da Monica alcune osservazioni personali su  questo importante cammino:      

Questo è stato di sicuro l’anno più impegnativo in assoluto. Ho sentito forte la responsabilità per la preparazione dei bambini al Sacramento della Prima Comunione perché quest’anno non c’era con me (fisicamente) Mariarosa con la quale avevo condiviso in passato questa esperienza ma che ho sentito molto, molto vicina in ogni momento.

La classe è numerosa (ci sono 26 bambini) e “rumorosa” e mi ha costretta più volte  fermarmi a riflettere su come agire. Ho provato ad osservare l’esuberanza di questi bambini senza giudizi o “pregiudizi” ritrovando, mille e mille volte, la mia. Ho sentito forte la loro necessità di essere ascoltati, di essere “visti” , di essere “riconosciuti”.

A volte sono stata sopraffatta dallo scoraggiamento per le difficoltà  nel farmi ascoltare, nel comunicare “le cose importanti”…  per scoprire poi che queste “piccole pesti” sono dotate di antenne ricettrici che funzionano benissimo, rimanendo a volte perplessi a volte affascinati dagli insegnamenti di questo grande Maestro che è Gesù.

Lo scorso fine settimana abbiamo fatto un “piccolo ritiro” per prepararci alla Prima Confessione. Iniziato nel pomeriggio di sabato con alcune attività che hanno ripreso i temi del Battesimo, della Confessione e della Prima Comunione (attraverso il gioco), abbiamo cenato insieme, dormito in oratorio e  partecipato alla messa della domenica mattina con i genitori, per poi raggiungere Oropa per le Confessioni. Abbiamo condiviso la gioia, l’agitazione, le paure, le ansie (anche quelle dei genitori!) che nell’ora di catechismo settimanale non avremmo potuto riconoscere e sperimentare. Sono stati momenti intensi e bellissimi insieme a Sara ed Emma le due “catechiste animatrici” che hanno saputo dare in tutto questo anno la giusta carica a tutte le attività che abbiamo presentato, mantenendo non senza fatica,  anche tutti gli impegni scolastici e sportivi.

Sono molto grata a tutti loro perché in ognuno di loro ho ritrovato un pezzetto di me e questo mi aiuterà sicuramente ad imparare a diventare ….. considerati i capelli bianchi…  un pò più saggia!!!                                                                                                                                                                                                                            Monica

Riti di iniziazione

Una catena importante è quella che si è creata in parrocchia, segnata da diverse tappe, elementari, medie, prima superiore, animatori, ecc… Denise, ci parla del passaggio dal gruppo di prima superiore al gruppo degli animatori che quest’anno caratterizzerà il nostro centro estivo.

Ogni anno il gruppo animatori aumenta perché entrano a farne parte i novelli ragazzi di prima superiore che hanno il desiderio di aiutare in oratorio. La serata ufficiale che segna l’inserimento dei ragazzi viene chiamata iniziazione e si è svolta venerdì 13 aprile. Questa è la fine, però, di un percorso durato sei mesi. A metà settembre, con l’inizio della scuola, riprendono anche le attività di oratorio e gli animatori del gruppo di prima superiore contattano i ragazzi che, frequentando le scuole superiori, hanno l’occasione di fare un cammino che li porterà a non essere più animati, ma animatori. Dopo una prima serata di ritrovo e presentazioni, si concorda un giorno in settimana che possa mettere d’accordo tutti che diventerà l’appuntamento fisso del gruppo, dalle 20.00 alle 22.30. Quest’anno i ragazzi erano una quindicina, con una grande presenza maschile. Giovani allegri, spiritosi tanto da far fatica a frenarli quando iniziavano a raccontarsi le loro avventure a scuola, a scambiarsi battute, a scherzare tra loro; ma con tanta curiosità e voglia di fare. L’obiettivo dei primi incontri era proprio creare il gruppo, fare conoscenza, diventare amici attraverso momenti di giochi,  attività e momenti più seri di discussione sui valori del gruppo e come metterli in pratica. Ogni incontro terminava con la preghiera in cappellina. Con il nuovo anno, le serate hanno iniziato a trasformarsi in un corso per imparare tutto ciò che serve per diventare animatori. Anche in questo caso con giochi, attività e riflessioni, si sono affrontati temi quali l’essere d’esempio per i più piccoli, il look, il rispetto e l’ordine; le varie parti di una giornata tipo in oratorio quali l’accoglienza, la preghiera, i giochi e i laboratori. Nei momenti di preghiera conclusivi ci siamo fatti guidare dalle riflessioni di Giovanni Bosco, fondatore dell’oratorio e dei suoi valori. Oltre all’appuntamento serale, i ragazzi hanno partecipato anche ad altre esperienze che hanno potuto arricchirli quali il campo invernale a Mongrando e il campo raccolta viveri alla Speranza, la festa di Don Bosco, occasioni di incontro con il gruppo animatori come la cena per festeggiare il Natale e le confessioni prima di Pasqua. A oggi, poco prima della temuta iniziazione, si riesce a vedere il cammino e i cambiamenti fatti. Tra loro sono diventati più amici, hanno imparato ad avere piccole attenzioni nello stare insieme come sapersi ascoltare, aiutarsi, collaborare e semplicemente accettarsi per quelli che si è, con pregi e difetti; con lo spirito allegro che li contraddistingue. Dieci ragazzi e tre ragazze, tredici suricati (nome scelto da loro per il gruppo), arrivati alla fine di un percorso, ma pronti per iniziare una nuova avventura, in un gruppo più grande, che presto li vedrà protagonisti nella preparazione del centro estivo per l’estate.                                                                                                                                   Denise

 Il 28 – 30 aprile Pellegrinaggio Diocesano dei ragazzi a Rimini ed incontro con la comunità Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi. Lunedì 30  visita  a Ravenna.

Il 19 maggio c’è la festa di conclusione dell’anno catechistico.

Il 2  – 3 giugno a Trausella si svolgerà  un fine settimana con gli animatori per preparare l’oratorio estivo.

L’oratorio estivo (dei ragazzi dalla 3ª elementare alla 3ª media) inizierà lunedì  18 giugno e si concluderà venerdì 20 luglio.

Dal 10 al 16 giugno si svolgerà a Trausella il campeggio per la 5ª elementare. Dal 17 al 23 giugno  quello della 3ª e 4ª elementare. Dal 24 al 30 giugno quello della 2ª media. Dal 2 al 7 luglio quello della 3ª  media. Dal 8 al 14 luglio quello della 1ª media.  

 

A fine maggio inizieranno i lavori per costruire una grande tettoia dove attualmente c’è il vecchio campo di bocce. Questo per avere un area coperta più grande per l’oratorio. 

A maggio si rifarà l’impianto del comando elettrico delle campane perché messo fuori uso dalle varie intemperie.

Ha lasciato un segno

E’ mancato improvvisamente a metà marzo all’affetto di tantissimi amici  Massimo Lacchio di 49 anni,  uomo  impegnato da giovane nel movimento  della GIOC (gioventù operaia cristiana ) e poi nelle iniziative collegate al commercio  EQUO e  SOLIDALE. Ritorneremo prossimamente su questa figura la cui vita è stata caratterizzata da un impegno pieno ed intelligente al servizio della giustizia, dell’educazione  e della pace.