Commento al Vangelo della XXIII Domenica del tempo ordinario/B

B23 Inizio

  
Vangelo   Mc 7, 31-37
Fa udire i sordi e fa parlare i muti.

Dal vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.

Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.

E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

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CHI SONO GLI SMARRITI DI CUORE?
commento a cura di Wilma Chasseur

 

“Dite agli smarriti di cuore : “ Coraggio! Non temete…

Chi sono questi smarriti di cuore, se non  tutti noi, sempre più smarriti in un mondo che sembra abbia perso la bussola e ci spaventa per  l’insicurezza e  la precarietà che regnano pressoché in ogni ambiente. Anche le istituzioni più consolidate, come la famiglia e la scuola, sembra siano in fase di dissestamento più che di assestamento e non si sa più dove sbattere la testa.

 

  • Chi ci salva e quando ci salva ?

 

Chi sono coloro che hanno bisogno di sentirsi dire : “ Coraggio ! non temete”? Ma siamo sempre noi, uomini e donne del ventunesimo secolo, apparentemente così sicuri e baldanzosi a cavallo di tecnologie sempre più avanzate e marchingegni sempre più sofisticati, ma interiormente così pieni di paure, timori, ansie e angosce varie. Paura del futuro : chissà cosa accadrà? Paura del passato : ma guarda cos’ho combinato, Dio mi perdonerà? Paura addirittura delle paure : ora sono tranquillo , ma ho paura che mi tornino le paure! Abbiamo veramente bisogno di sentirci dire ogni momento : “ Non temete, ecco il vostro Dio , Egli viene A SALVARVI”. Ecco cos’è che ci salva: la certezza che abbiamo un Salvatore che non ci ha salvati una volta per tutte, ma  continua a venire ogni momento a salvarci da ogni sbandamento e oscuramento. Infatti Isaia dice proprio : “ Non temete, Egli VIENE a salvarvi”. Non lo dice al passato “ è venuto” ma al presente “ viene”, ed è un presente continuo ( come si dice in inglese), che durerà fino alla fine dei secoli, fino a quando non ci saranno più giorni e quindi non ci sarà neanche più il presente… E abbiamo bisogno di poter contare su Uno “che è  fedele per sempre”( Salmo).

 

  • Un grande sospiro

 

Nel Vangelo vediamo Gesù sempre itinerante, di ritorno  da Tiro e diretto  verso il territorio della Decapoli. Da quando è partito di casa, Gesù è instancabile nel proclamare la buona novella, sempre in cammino passando notti insonni in preghiera, e giornate di un’attività intensissima tra miracoli, guarigioni e insegnamenti. Sarà perché sapeva che il suo ministero sarebbe stato di breve  durata? O perché “ lo zelo per la casa del Padre lo divorava”?

Oggi lo vediamo di nuovo alle prese con la malattia: “ Gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano”. Gli condussero. Questi malati del Vangelo, magari hanno perso tutto, compresa la salute, ma non hanno perso la cosa più importante : gli amici. L’abbiamo già visto altre volte: il più celebre è il paralitico calato dal tetto,dagli amici . Anche oggi vediamo il sordomuto che ha amici fedeli che lo conducono davanti a Gesù pregandolo di guarirlo. Si capisce che erano veri amici, perché ci tengono alla sua guarigione e , non solo la chiedono, ma la implorano. E Gesù lo porta in disparte. Chissà perché! E’ la prima volta che notiamo questo atteggiamento in Gesù e mi ha colpito tantissimo. Cosa vorrà dire? Sarà stato dettato sicuramente dalla compassione, non solo per il sordomuto, ma per la condizione umana in sé, soggetta a mille sordità e a mille fragilità . Infatti siamo soggetti a fragilità  fisiche ; quante malattie; fragilità psicologiche: quante depressioni, esaurimenti e disturbi di carattere psicosomatico; fragilità morali: le tendenze al male contro cui dobbiamo lottare per far trionfare il bene e , come se non bastasse , anche le tentazioni che vengono dal maligno. Il nostro cuore è un vero e proprio campo di battaglia e in questo sospiro di Gesù , possiamo vedervi tutta la sua ansia di Salvatore e il desiderio di vederci tutti salvi e liberati soprattutto dalle innumerevoli sordità ai suoi richiami.

Chiediamo orecchie funzionanti  per udire i richiami dello Spirito Santo .

Pensiero della settimana

 

A chi rivolgersi per essere guariti e liberati?

 

Bisogna dire col Salmo 30 “Ti ringrazio Signore perché mi hai liberato

e su di me non hai lasciato esultare i nemici.

Signore Dio mio,  a te ho gridato e mi hai guarito.”

                                                                                            Wilma Chasseur

B23 Finale