Commento al Vangelo della solennità di tutti i santi

Vangelo Mt 5,1-12a  Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

 
Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

 

Commento al Vangelo della Domenica
a cura di Wima Chasseur 

Gesù stava andando verso Gerico. Zaccheo era un capo dei pubblicani di quella zona,  un personaggio altolocato, ma era basso di statura. E voleva vedere Gesù che passava. Come fare per riuscirvi?

  • Chiamato per nome

Zaccheo, una specie di PDG  come si dice in francese, cioè l’equivalente di un presidente-direttore-generale e voleva vedere Gesù che passava per Gerico, ma essendo basso di statura non vi riusciva a causa della folla che Lo asserragliava. Cosa escogitò per riuscire a vederlo? Adocchiato un albero e precisamente un sicomoro, senza pensarci due volte, vi salì sopra sfidando anche il ridicolo e si accoccolò tra i rami. Sennonché il peggio venne quando Gesù lo scoprì e gli  gridò: “Zaccheo scendi subito”. Vi immaginate la scena: eccolo visto da tutti in quella posizione non certo da PDG… Smascherato in pieno l’illustre capo! Addio stima dei colleghi. Quando mai un principale si arrischia a fare un gesto così poco consono alla sua dignitosa posizione sociale! Ma Zaccheo se ne infischia e suscita l’interesse e la simpatia di Gesù che gli dice: “oggi devo fermarmi a casa tua” dopo averlo addirittura chiamato per nome senza averlo mai visto.

  • Perché attira l’attenzione di Gesù?

Per quale motivo Zaccheo ha attirato l’attenzione di Gesù? Io credo per almeno due motivi: primo, perché malgrado il suo lavoro piuttosto fraudolento, aveva conservato un cuore di fanciullo, e tra una frode e l’altra aveva conservato la curiosità di voler conoscere Gesù. Secondo motivo: Zaccheo era umile, per questo era simpatico. L’orgoglioso invece è sempre antipatico, così pieno di sé da  far paura. Quale capo, se non fosse stato umile, avrebbe affrontato anche il ridicolo pur di vedere Gesù? Ma Lui non lo trova per niente ridicolo e gli dice di scendere dall’albero perché deve andare a casa sua. Scandalo dei farisei: “Và a casa di un peccatore; se fosse un profeta saprebbe che razza di furfante è!” Ma Gesù insiste: “Devo!” Questo “devo” la dice lunga. Gesù ha il preciso dovere di venire a salvare i perduti. E quando ha deciso, niente e nessuno lo ferma! Entra nella vita di una persona come una meteora che precipita in un lago: “splash” e fa schizzare via tutto ciò che c’era .

  • Quella meteora che ti sconvolge la vita…

Lo “splash” per Zaccheo è equivalso a fargli rendere quattro volte tanto. Da ridursi al lastrico. Per la legge ebraica bastava un quinto per la restituzione, ma Zaccheo va oltre ogni misura.

La grazia da chiedere, per noi ora, è il desiderio intenso di vedere Gesù e scoprire su quale albero dobbiamo salire, o forse piuttosto da quale piedistallo dobbiamo scendere per riuscire ad incontrarlo.

Due domande per riassumere: ti sei mai sentito chiamare per nome dal Signore? Cosa Gli hai risposto quando hai capito che voleva fermarsi a casa tua? Hai risposto anche tu come Abramo: “Ti prego Signore non passare oltre senza fermarti”, oppure hai tirato dritto per la tua strada facendo finta di niente? Allora devi tornare indietro perché il Signore è ancora lì che aspetta che tu gli apra la porta perché “deve” fermarsi a casa tua. E dopo non sarai mai più solo.

PENSIERO DELLA SETTIMANA

Come fare per superare le difficoltà

 

Tre rane finirono in un bidone di latte. Il problema fu che saltate dentro non riuscivano più a venirne fuori. Nel latte non c’era punto d’appoggio solido. Due si arresero:  non c’era niente da fare e annegarono. La terza continuò a nuotare e anche se non c’era possibilità di uscirne, si dibatté così tanto da trasformare il latte in burro. A quel punto riuscì a saltar fuori.

                                                                    WILMA CHASSEUR