NUOVA INIZIATIVA IN ORATORIO

Vita comunitaria in Parrocchia per adolescenti e giovani
Sentiamo l’esigenza di esprimere a tutta la comunità mettendo nero su bianco quello che significa ciò che i ragazzi della Parrocchia chiamano ormai comunemente “la Convivenza”
CHE COS’E’ LA CONVIVENZA?
Per “convivenza” si intende la possibilità, offerta ai ragazzi del gruppo adolescenti e giovani dell’oratorio, di vivere un periodo di una o più settimane di vita comunitaria in Parrocchia.
COME E’ NATA L’IDEA?
Negli ultimi mesi e soprattutto nel corso delle vacanze natalizie, durante l’esperienza fatta ad Assisi e le attività con altri oratori, è risuonata nei ragazzi questa domanda: Signore, cosa vuoi da me?, che significa: che cosa devo fare della mia vita?
Per approfondire e concretizzare questa ricerca, è nata da loro la proposta-richiesta di vivere dei periodi più o meno lunghi di vita comunitaria in casa parrocchiale. Riportiamo ciò che loro hanno scritto:

OBIETTIVI CHE I RAGAZZI SI PONGONO
• Fare comunità: condividere un’esperienza di vita forte con persone che potrebbero   avere  idee e punti di vista differenti. Vivere la quotidianità con persone diverse dai familiari, in modo da poter lasciare le proprie sicurezze e acquisire maggiore indipendenza. Imparare a condividere le proprie cose, a rinunciare, a perdere, a mettere davanti i bisogni degli altri.
• Fare bene oratorio: vivere pienamente in allegria, carità e preghiera, secondo gli insegnamenti di Don Bosco. Mettersi in gioco, senza perdere tempo, a servizio dei bambini, dei poveri, della comunità. Non vedere l’oratorio come un hobby, ma come una scelta e uno stile di vita.
• Aiutare in prima persona: non scaricare la responsabilità e il peso di quello che si fa sugli altri. Essere a disposizione per le necessità della parrocchia.
• Maturare una scelta: vivere un periodo intenso durante il quale interrogarsi a fondo e concretamente su quali siano per ognuno gli obiettivi da raggiungere nella vita.

PERCHÉ DESIDERIAMO ACCOGLIERE LA LORO PROPOSTA?
I coniugi Morgani che vivono in casa parrocchiale ed il Consiglio Pastorale Parrocchiale hanno accolto positivamente la richiesta dei ragazzi. Il desiderio di vivere dei periodi di vita comunitaria dei ragazzi nasce dal bisogno di fare esperienze forti, che permettano di far crescere in loro la passione per il Vangelo e l’amore per il Signore e per i fratelli.
La società contemporanea spesso grida nelle loro orecchie ideali come: tu sei una persona che vale, se hai successo, se sei bello, ben vestito, se sai apparire, se sai venderti bene, se possiedi, se sei comodo, se vai di fretta… La comunità invece aiuterebbe a fare questa esperienza: tu sei un uomo nuovo e una persona vera, se sai amare, se sai perdere tempo per i fratelli, se sai soffrire con loro e per loro, se sai condividere, confrontarti, se sai perdere e accettare, se sai pregare…
Ci sembra che i ragazzi vadano accompagnati nella ricerca della loro vocazione attraverso proposte serie, impegnative e non banali.
Ci sembra di dover dare loro fiducia e di dover accogliere la loro proposta di vivere dei periodi più o meno lunghi di vita comunitaria in casa parrocchiale.
A CHI É RIVOLTA L’INIZIATIVA?
La proposta di periodi di vita comunitaria è aperta ai ragazzi e giovani che frequentano la parrocchia, dalla seconda superiore in poi.
Attualmente, dei 35 ragazzi che abitualmente frequentano il gruppo adolescenti e giovani, sette sono promotori dell’iniziativa e altri cinque si dicono concretamente interessati. Per quanto riguarda la restante parte, si pensa di caldeggiare la proposta, concentrandosi sul periodo estivo.
Dati gli spazi e affinchè la convivenza sia un reale momento di crescita e di approfondimento della fede, si ipotizza che i ragazzi si turnino a gruppi di due, tre o quattro.
QUANTO DURA IL PERIODO DI CONVIVENZA?
Si pensa di calibrare la durata dell’esperienza sul singolo ragazzo, tenendo conto dell’età, della maturità personale e in accordo con i loro genitori. La durata minima per i più giovani potrebbe essere una settimanai, fino ad arrivare ad un mese per i più grandi.
L’esperienza poi può essere ripetuta nel corso dell’anno.
Potrebbe essere dato ampio spazio a questa esperienza durante il periodo estivo.
COME SI SPENDERÁ IL TEMPO?
Ogni ragazzo dedicherà le ore necessarie alla frequentazione della scuola e allo studio a casa.
Nel tempo libero ci si dedicherà agli impegni di servizio che ognuno ha assunto all’inizio dell’anno, come l’animazione dei bambini dell’oratorio, il doposcuola, il lavoro per i poveri ecc. o alle esigenze della parrocchia, collaborando con le iniziative della caritas parrocchiale o attraverso la visita agli anziani.
Parte del tempo sarà dedicato a collaborare per il buon andamento della vita domestica.
Si vorrebbe iniziare e concludere la giornata con un momento di preghiera.
QUALI SPAZI VERRANNO UTILIZZATI PER LA VITA COMUNE?
Si ipotizza di utilizzare tre stanze e un bagno della casa parrocchiale situati a pian terreno, che attualmente sono inutilizzati e i tre locali del piano superiore, attualmente in uso alla famiglia Morgani ospitata in parrocchia (famiglia che ad oggi si occupa, con don Marco, di accompagnare il gruppo adolescenti e giovani). Si potrebbe così avere a disposizione un’area giorno con cucina e una camera per le ragazze a pian terreno, e due camere per le famiglia più una camera per i ragazzi al piano superiore.
MOMENTI DI VERIFICA
Poichè la vita quotidiana verrà fondamentalmente condivisa tra famiglia e ragazzi, si rendono necessari momenti di verifica formali con i “ don”. Qualsiasi problema o preoccupoazione dovesse insorgere, verrà tempestivamente condivisa con don Alberto e don Marco e non mancheranno occasioni informali di scambio, vissute attraverso la condivisione di qualche pasto o i momenti di preghiera comune. Si ipotizza di riunirsi settimanalmente per un incontro di verifica e programmazione.
Ci pare inoltre importante, data l’età dei ragazzi, mantenere un rapporto continuativo con la famiglia di ciascuno, rapporto che peraltro ci si adopera a costruire già durante il normale anno di vita in parrocchia.

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